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Nuova Opzione donna: pensionamento anticipato solo per poche lavoratrici

Requisiti più stringenti per Opzione donna. L’accesso al pensionamento anticipato potrà essere ottenuto da sole tre categorie beneficiarie: invalide dal 74%, caregiver e lavoratrici/licenziate da imprese in crisi. È quanto previsto dalla legge di Bilancio 2023 che, dopo il via libera alla Camera, si avvia verso l’approvazione definitiva al Senato. Inoltre, il requisito anagrafico previsto è stato inasprito, passando a 60 anni, con la possibilità di riduzione soltanto per le donne con figli. Resta uguale, invece, il requisito di contribuzione, pari a 35 anni e non cambiano le finestre di attesa, pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti ed a 18 mesi per le autonome.

Opzione donna per poche: è questo il risultato delle importanti modifiche apportate dalla legge di Bilancio 2023 al pensionamento anticipato agevolato con ricalcolo contributivo. In particolare, la pensione anticipata Opzione donna potrà essere ottenuta da sole tre categorie beneficiarie: invalide dal 74%, caregiver e lavoratrici/licenziate da imprese in crisi. Non solo: il requisito anagrafico previsto è stato inasprito, passando da 58 anni (59 anni per le lavoratrici autonome) a 60 anni, con la possibilità di riduzione soltanto per le donne con figli. Resta uguale il requisito di contribuzione, pari a 35 anni, da maturarsi, unitamente al requisito di età, entro il 31 dicembre 2022. Non cambiano nemmeno le finestre di attesa, pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti ed a 18 mesi per le autonome. Che cos’è l’Opzione donna L’Opzione donna, lo ricordiamo, è un regime sperimentale, previsto per la prima volta dalla legge Maroni (L. n. 243/2004) ed innovato dall’art. 16 D.L. n. 4/2019, che consente alle lavoratrici di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti rispetto a quelli previsti per la pensione anticipata ordinaria (art.24 co. 10 D.L. n. 201/2011, attualmente e sino al 31 dicembre 2026 pari a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne) e per la pensione di vecchiaia ordinaria (attualmente e sino al 31 dicembre 2024 pari a 67 anni di età e 20 anni di contributi, art.24 co. 6 DL 201/2011). In cambio dell’anticipo nell’uscita dall’impiego, la lavoratrice acconsente al ricalcolo della pensione col sistema integralmente contributivo. Questo metodo di calcolo risulta di solito penalizzante: si basa infatti sull’età pensionabile e sui versamenti accreditati e rivalutati nella posizione previdenziale dell’iscritto Inps, non sugli ultimi o migliori redditi come il sistema di calcolo retributivo. Requisiti Opzione donna nella legge di Bilancio 2023 In base alle previsioni del disegno di legge di Bilancio 2023, i nuovi requisiti per ottenere l’opzione donna risultano i seguenti: -raggiungimento di 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2022; - compimento, entro il 31 dicembre 2022, di 60 anni di età; il requisito anagrafico è ridotto a 58 anni, con 2 o più figli, ed a 59 anni di età con un figlio solo; - attesa di un periodo di finestra, a partire dalla data di maturazione dell’ultimo requisito e sino alla decorrenza della pensione, pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti, 18 mesi per le autonome; - appartenenza alle seguenti categorie tutelate: 1. caregiver, ossia lavoratrici che assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente, con handicap in situazione di gravità (art. 3 co. 3 L. 104/1992), oppure un parente o un affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età, oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti; 2. invalide civili in misura pari o superiore al 74% (riconoscimento di una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%; 3. lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa (art.1, co. 852, L. n. 296/2006). Requisiti della legge di Bilancio 2022 La legge di Bilancio 2022 disponeva invece i seguenti requisiti, per ottenere l’Opzione donna, requisiti da soddisfare entro il 31 dicembre 2021 (art. 1 co. 94 L. 234/2021, messaggio Inps 169/2022). Per le lavoratrici dipendenti: - raggiungimento di 35 anni di contributi (senza possibilità di cumulo e al netto dei periodi di disoccupazione, malattia e infortunio non integrati, per le iscritte presso l’assicurazione generale obbligatoria e presso i fondi sostitutivi della stessa); - compimento di 58 anni di età; - attesa di un periodo di finestra, a partire dalla data di maturazione dell’ultimo requisito e sino alla decorrenza della pensione, pari a 12 mesi. Per le lavoratrici autonome: - raggiungimento di 35 anni di contributi (ugualmente, senza possibilità di cumulo e al netto dei periodi di disoccupazione, malattia e infortunio non integrati, relativamente ai periodi d’iscrizione presso l’assicurazione generale obbligatoria e presso i fondi sostitutivi della stessa); - compimento di 59 anni di età; - attesa di un periodo di finestra, a partire dalla data di maturazione dell’ultimo requisito e sino alla decorrenza della pensione, pari a 18 mesi. Finestre di attesa Le finestre di attesa osservate, pari a 12 o 18 mesi, non si applicano alle lavoratrici del comparto scuola e degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). A favore di queste lavoratrici, trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 59, co. 9, L. 449/1997, con la cd. finestra unica di accesso, collocata rispettivamente a decorrere dal 1° settembre e dal 1° novembre dell’anno. Cristallizzazione dei requisiti Grazie al beneficio della cristallizzazione dei requisiti, le lavoratrici che hanno maturato le condizioni richieste dalla legge di Bilancio 2022 entro il 31 dicembre 2021 possono comunque accedere alla pensione nel 2023 o negli anni a venire con i vecchi requisiti anagrafici, indipendentemente dalla presenza e dal numero dei figli (INPS messaggio n. 169/2022; cfr. anche INPS, circolare n. 11/2019). Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/12/28/nuova-opzione-donna-pensionamento-anticipato-poche-lavoratrici

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