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Casse di previdenza: ruolo, attività e novità in arrivo

Durante la seconda edizione degli “Stati Generali della Previdenza dei liberi professionisti” è stato fatto il punto sulle principali novità che riguarderanno le Casse di previdenza nel prossimo futuro. In particolare, si è rimarcato il ruolo delle Casse non solo dal punto di vista previdenziale ma anche nella prospettiva di welfare in senso più ampio. Altro aspetto che è stato affrontato è quello relativo all’atteso decreto sui limiti di investimento e conflitti di interesse. E’ stato poi ricordato come nel disegno di legge delega per la riforma fiscale si prevede per le Casse di previdenza l’applicazione di una imposizione sostitutiva in misura agevolata sui redditi di natura finanziaria. Quali sono gli altri temi trattati?

La seconda edizione degli “Stati Generali della Previdenza dei liberi professionisti” organizzata dall’Adepp è stata l’occasione per fare il punto sulle principali e rilevanti novità che riguarderanno le Casse di previdenza nel prossimo futuro. Al meeting hanno partecipato anche autorevoli esponenti del Governo che hanno ribadito la forte attenzione rivolta all’universo di liberi professionisti. Il ruolo delle Casse di previdenza Come ha sottolineato il Ministro del Lavoro Elvira Calderone il patrimonio di circa 107 miliardi di euro degli Enti previdenziali privati afferiscono alla parte attiva del bilancio dello Stato e rappresentano l’espressione dell’impegno e della lungimiranza delle classi professionali. Per cogliere la rilevanza dell’evoluzione dimensionale delle Casse, secondo i dati della Covip cui l’art. 14 del D.L. 98/2011 attribuisce le funzioni di vigilanza sugli investimenti delle risorse finanziarie e sulla composizione del patrimonio, negli ultimi dieci anni la dimensione del settore è quasi raddoppiata. L’attivo totale a valori di mercato è, infatti, passato da 55,7 a 107,9 miliardi di euro. Su tutto il periodo di osservazione l’incremento complessivo, pari al 93,7%, corrisponde a una crescita media su base annua del 6,8%. E’ stato poi rimarcato il ruolo delle Casse non solo dal punto di vista previdenziale ma anche nella prospettiva di welfare in senso più ampio. Per rafforzare la base contributiva e ampliare la platea di riferimento si è sottolineata poi l’opportunità di prevedere la riforma delle professioni considerando le possibili aggregazioni anche di tipo multidisciplinari. Si prevede poi nel mese di aprile la convocazione al Ministero del Lavoro delle rappresentanze di Enti previdenziali, Ordini e Enti previdenziali e associazioni per fare il punto sulla riapertura della delega della legge n. 81 del 2017 (jobs Act degli autonomi). I limiti agli investimenti Altro aspetto che è stato affrontato è quello relativo all’atteso decreto sui limiti di investimento e conflitti di interesse. Va opportunamente ricordato che il ciato art. 14 del D.L. n. 98/2011 aveva delegato ad un decreto interministeriale Economia/Lavoro, mai emanato, la disciplina in materia di investimento delle risorse finanziarie, di conflitti di interessi e di depositario, tenendo anche conto dei principi previsti per la previdenza complementare. In più di una occasione la Autorità di vigilanza ha evidenziato l’opportunità che venisse finalmente emanato l’atteso decreto evidenziando come le Casse di previdenza risultano gli unici investitori istituzionali ancora affrancati da una regolamentazione unitaria in materia. Il completamento del quadro regolamentare, sottolineava, favorirebbe il rafforzamento strutturale delle Casse di previdenza, rendendo più efficace l’operatività delle stesse in un ambito, quello delle scelte di investimento, fortemente sollecitato dalla complessità dei mercati finanziari. Con riferimento al provvedimento il Governo è intervenuto con la legge di Bilancio 2023 inserendo una specifica disposizione (art. 1 comma 311, l. n. 197/2022) che limita l'ambito delle disposizioni da definire con decreto ministeriale, da emanarsi entro il 30 giugno 2023, a quelle di indirizzo e demanda a regolamenti interni dei singoli enti la definizione delle disposizioni attuative. Viene poi eliminata la previsione che le disposizioni del decreto ministeriale siano adottate tenendo conto dei princìpi posti dalla disciplina relativa ai fondi pensione. Il Sottosegretario all’Economia Federico Freni, competente sul tema, ha anticipato che entro giugno verrà allora emanato il decreto nella logica di valorizzare l’autonomia e la saggezza delle Casse di previdenza nell’ambito di una cornice regolamentare in maniera tale che esse possano così meglio indirizzare le proprie risorse a sostegno della crescita del Paese. Sempre riportando dati Covip a fine 2021 gli investimenti domestici delle Casse di previdenza ammontano a 37 miliardi di euro, il 34,3% delle attività. Nell'ambito degli investimenti domestici, restano predominanti gli investimenti immobiliari (18,6 miliardi di euro, il 17,2% delle attività totali) e i titoli di Stato (8,6 miliardi di euro, il 7,9% delle attività totali). Complessivamente, al netto degli investimenti immobiliari e dei titoli di Stato, le risorse finanziarie destinate alle imprese italiane da parte degli investitori previdenziali possono essere calcolate in 13,8 miliardi di euro (12,4 nel 2020), così suddivisi: 7,6 (6,7 nel 2020) investiti dalle Casse di previdenza e 6,2 (5,7 nel 2020) impiegati dai Fondi pensione. I profili fiscali Va poi ricordato come nel disegno di legge delega approvato il 16 marzo dal Consiglio dei Ministri si prevede per le Casse di previdenza, portatrici come i fondi pensione di quello che si definisce come “capitale paziente”, l’applicazione di una imposizione sostitutiva in misura agevolata sui redditi di natura finanziaria. Come ha sottolineato il Vice Ministro per l’Economia Maurizio Leo la tassazione dovrebbe essere ridotta dall’attuale 26 al 20%, così come accade per le forme pensionistiche complementari. L’auspicio espresso è che parte delle risorse derivanti da tale risparmio (secondo le stime del’Adepp quantificabile in un range compreso tra i 10 e i 12 milioni di euro a punto) possano essere convogliate a sostegno dei titoli rappresentativi del debito pubblico. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/04/04/casse-previdenza-ruolo-attivita-novita-arrivo

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