• Home
  • News
  • Salario minimo: per Confprofessioni serve potenziare la contrattazione collettiva

Salario minimo: per Confprofessioni serve potenziare la contrattazione collettiva

La Confederazione italiana per le libere professioni, presieduta da Gaetano Stella, si è recata il 19 aprile 2023 in audizione presso la Commissione Lavoro della Camera. Le dinamiche salariali in Italia sono già regolate dalla contrattazione collettiva che garantisce un’ampia rete di protezione sociale ai lavoratori: per adeguare i redditi all’inflazione meglio puntare sulla detassazione degli aumenti retributive.

Il salario minimo legale non risolve le problematiche connesse alle dinamiche reddituali e non incide sul fenomeno del working poors; quindi è meglio potenziare il sistema della contrattazione collettiva che già regolamenta le dinamiche salariali, nelle quali le misure di welfare riconosciute ai lavoratori hanno un peso economico e sociale molto rilevante. Questa la posizione rappresentata da Confprofessioni nell’audizione che si è svolta il 19 aprile 2023 in Commissione Lavoro della Camera dei deputati, con riferimento alla proposta di legge in materia di giusta retribuzione e salario minimo, che rende le mosse dalla direttiva europea sui salari minimi. «La stessa direttiva europea non impone alcun obbligo agli Stati membri di introdurre un soglia retributiva minima per legge laddove le dinamiche salariali siano garantite dai contratti collettivi come già avviene nel settore degli studi professionali», sottolinea il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, «Negli ultimi anni, l’opera delle parti sociali è stata fondamentale per diffondere tutele e diritti ulteriori a una vasta platea di lavoratori che operano negli studi professionali», aggiunge Stella. «La conoscenza delle dinamiche del comparto e la duttilità dello strumento contrattuale hanno permesso una regolazione inclusiva e innovativa dei rapporti di lavoro, delle retribuzioni e delle prestazioni di welfare a beneficio di tutti i lavoratori degli studi professionali». Davanti alla Commissione Lavoro della Camera la Confederazione è intervenuta anche sul tema del taglio del cuneo fiscale e contributivo per favorire la crescita dei salari, rispetto alla quale è stata rappresentata la necesssità di una detassazione degli incrementi retributivi concordati tra le parti sociali in occasione dei rinnovi dei contratti collettivi di lavoro, proprio per adeguare i redditi dei lavoratori all’andamento dell’inflazione.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/04/20/salario-minimo-confprofessioni-serve-potenziare-contrattazione-collettiva

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble