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Disegno di legge sul lavoro: novità su contratti e irregolarità contributive

E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2023, un disegno di legge volto a ridefinire alcune regole in materia di contratti di lavoro e ad intensificare l’attività di accertamenti dell’evasione contributiva e di definizione, anche tramite dilazione, delle situazioni accertate di irregolarità, anche a fini DURC.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato con procedura d’urgenza, in data 1 maggio 2023, un disegno di legge in materia di lavoro, che prevede una serie di misure di interventi in materia di contratti e la revisione delle condizioni di accertamento e risoluzione dei casi di evasione o irregolarità contributiva. Contributo per le assunzioni di persone con disabilità La disposizione prevede il riconoscimento per enti e organizzazioni di un contributo per ogni persona con disabilità assunta a tempo indeterminato tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023. Somministrazione di lavoro Sono eliminati i limiti percentuali relativi alle assunzioni con il contratto di apprendistato in regime di somministrazione e quelli quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori (lavoratori in mobilità, soggetti disoccupati non del settore agricolo). L’esenzione dal rispetto dei limiti quantitativi nell’utilizzo di personale in somministrazione, già prevista per altre fattispecie, si estende al caso in cui tale personale sia assunto dal somministratore con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Sospensione della prestazione di cassa integrazione Si estende ai rapporti di lavoro di durata pari o inferiore a sei mesi la disciplina già prevista per quelli di durata superiore, che prevede che il lavoratore non abbia diritto all’integrazione soltanto per le giornate di lavoro effettuate. Durata del periodo di prova La durata del periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato, fissandola in un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario. Tale periodo in ogni caso non potrà essere inferiore a due giorni. Accertamento evasione contributiva L’INPS potrà accertamenti d’ufficio mediante la consultazione di banche dati anche di altre pubbliche amministrazioni e invitando i contribuenti a comparire di persona o mediante rappresentanti per fornire dati ed elementi informativi. Qualora il contribuente effettui il pagamento integrale entro quaranta giorni dal ricevimento dell’accertamento, le sanzioni civili sono ridotte nella misura del 50%. Entro tale termine il contribuente può inoltrare domanda di dilazione. L’INPS può trasmettere al contribuente la comunicazione di eventuali anomalie affinché quest’ultimo provveda alla correzione. Il contribuente ha un termine di novanta giorni dalla notifica della comunicazione per segnalare eventuali elementi, fatti o circostanze per confutare quanto comunicato. Il contribuente che provveda alla regolarizzazione delle anomalie ed effettui entro trenta giorni il versamento dei contributi è ammesso al pagamento della sanzione civile in misura annua pari al 2,75% dell’importo della contribuzione dovuta ed in caso di pagamento in forma dilazionata, la riduzione della sanzione è subordinata al versamento della prima rata. Pagamento dilazionato dei debiti contributivi Si aumenta il numero di rate, previste per il pagamento dei premi, che passa dagli attuali 24 a 60 mesi.A cura della redazioneCopyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/05/02/disegno-legge-lavoro-novita-contratti-irregolarita-contributive

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