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Approvata la legge di delegazione europea 2022 – 2023

Allo scopo di garantire un più rapido adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello europeo, di prevenire l’apertura di procedure d’infrazione e di agevolare la chiusura di quelle pendenti, il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2023 ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea - Legge di delegazione europea 2022 – 2023.

Su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2023 ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione Europea - Legge di delegazione europea 2022 – 2023. Il testo ha lo scopo di garantire un più rapido adeguamento dell’ordinamento nazionale a quello europeo, di prevenire l’apertura di procedure d’infrazione e di agevolare la chiusura di quelle pendenti. La volontà di assicurare un adeguamento dell’ordinamento interno a quello europeo in tempi più rapidi rispetto al passato è confermata dal fatto di aver preso in considerazione gli atti dell’Unione Europea pubblicati dal luglio 2021 al corrente mese di giugno 2023. Le deleghe previste riguardano, tra l’altro: - l’adozione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa o in regolamenti dell'Unione europea, per i quali non siano già previste; - il recepimento della direttiva (UE) 2022/2557 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativa alla resilienza dei soggetti critici; - il recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti; - il recepimento della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni; - l’adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) n. 2022/2036, in materia di trattamento prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento di importanza sistemica (caratterizzate dal notevole grado di interdipendenza con il sistema finanziario e con l’economia a livello mondiale) con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo (ponendo, cioè, in risoluzione solo alcune componenti del gruppo bancario e non l’intero gruppo) e metodi di sottoscrizione indiretta degli strumenti ammissibili per il soddisfacimento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (necessari per verificare la capacità di assorbimento delle perdite). Il regolamento, inoltre, modifica la direttiva 2014/59 (BRRD – Bank Recovery Resolution Directive), recepita con d. lgs. n. 180/2015 in materia di gestione delle crisi delle banche; - l’adeguamento della normativa nazionale sia alle disposizioni del regolamento (UE) 2018/1672, in materia di controlli sul denaro contante di valore pari o superiore a 10.000 euro in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione, sia alle disposizioni del regolamento di esecuzione (UE) 2021/776; - l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 e l’attuazione della direttiva (UE) 2022/2556, entrambi relativi alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario. Infine, il disegno di legge contiene l’Allegato A, nel quale sono elencate sette direttive da recepire senza la necessità di introdurre ulteriori criteri e principi direttivi. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/06/16/approvata-legge-delegazione-europea-2022-2023

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