• Home
  • News
  • Legge di delegazione europea 2022-2023: le Direttive UE da recepire in Italia

Legge di delegazione europea 2022-2023: le Direttive UE da recepire in Italia

Il Consiglio dei Ministri del 15 giugno ha approvato la Legge di delegazione europea 2022-2023, atto con il quale l’Italia si accinge a recepire nell’ordinamento una serie di direttive comunitarie. In ambito fiscale, si delega il Governo ad adottare la direttiva riguardante la comunicazione delle informazioni sull'imposta sul reddito da parte di talune imprese e succursali. Va ancora recepita la Direttiva riguardante le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto che prevede la possibilità, per gli Stati membri, di introdurre nuove aliquote di IVA ridotte. Va poi recepita la Direttiva riguardante la global minimum tax e quella sul salario minimo. Quali sono i contenuti del provvedimento che a breve sarà incardinato in Parlamento per l’avvio dell’iter di approvazione?

Il Consiglio dei Ministri del 15 giugno ha approvato con procedura d’urgenza, su proposta del Ministro Fitto, la Legge di delegazione europea 2022 – 2023. In continuità con l’intendimento complessivo espresso in occasione dell’approvazione del decreto salva infrazioni lo scorso 8 giugno la volontà del Governo è quella di ridurre il contenzioso con la Commissione europea agevolando la chiusura delle procedure d'infrazione e dei casi di pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. Al momento dell'insediamento del Governo Meloni, è stato ricordato, il numero di procedure di infrazione pendenti era di 83, a fronte di una media europea di 73. Sia il decreto salva infrazioni che la legge di delegazione europea rappresentano, come è stato sottolineato in conferenza stampa, un segnale importante di dialogo e di interlocuzione con la Commissione europea. L’attesa è di conseguire effetti positivi sulle casse dello Stato attraverso il risparmio delle sanzioni, la cui quantificazione avverrà ex post al termine del percorso legislativo. Con la legge di delegazione europea ci si propone nello specifico di recepire 19 direttive e 4 regolamenti. I principi generali Va ricordato come la legge di delegazione europea, insieme alla legge europea, rappresenta uno dei due strumenti di adeguamento all'ordinamento dell'Unione Europea introdotti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234, che ha attuato una riforma organica delle norme che regolano la partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'UE. Tale provvedimento deve essere presentato dal Governo entro il 28 febbraio di ogni anno. Viene anche prevista la possibilità di un secondo disegno di legge di delegazione europea ("secondo semestre") da adottare, se necessario, entro il 31 luglio di ogni anno, nonché la possibilità dell'adozione, da parte del Governo, di appositi disegni di legge per l'attuazione di singoli atti normativi dell’Unione Europea. Andando nello specifico della Legge di delegazione europea 2022-2023, si prevede in primo luogo il mandato al Governo a adottare, secondo i termini, le procedure, i princìpi e criteri direttivi di cui alla legge 24 dicembre 2012, n. 234, i decreti legislativi per l'attuazione e il recepimento degli atti dell'Unione europea riportato nel provvedimento e nell’ annesso allegato. Si conferisce ancora delega al Governo ad adottare entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee recepite in via regolamentare o amministrativa ovvero in regolamenti dell’Unione europea pubblicati alla data di entrata in vigore della legge stessa per cui non siano già previste sanzioni penali o amministrative. La sicurezza informatica Andando ai singoli temi si fissano poi in primo luogo i principi e criteri direttivi per l’esercizio della delega per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2555 (cd. NIS2) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022. Va ricordato come tale direttiva, evoluzione della precedente Direttiva NIS1, si propone di aumentare i sistemi di sicurezza di un numero sempre crescente di settori contro i cyberattacchi. In questa prospettiva, si richiede agli Stati Ue di rafforzare le capacità di cybersicurezza e introduce misure di gestione dei rischi e di segnalazione nei settori critici. La legge di delegazione europea prevede ora come il Governo, sentita l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dovrà individuare i criteri in base ai quali un ente pubblico può essere considerato pubblica amministrazione ai fini dell’applicazione delle disposizioni della direttiva nonché avvalersi della possibilità di esentare soggetti specifici, che svolgono attività nei settori della difesa o che forniscono servizi esclusivamente all’Amministrazione della difesa, dal rispetto degli obblighi previsti dalle disposizioni indicate all’articolo 2, paragrafo 8, della medesima direttiva. Va poi individuata l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale quale autorità di gestione delle crisi informatiche I crediti deteriorati Si affronta poi il recepimento della direttiva (UE) 2021/2167, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti (Non Performing Loans , NPL) cui gli Stati membri devono adeguarsi entro il 29 dicembre 2023. La finalità della direttiva è quella di semplificare e armonizzare la disciplina dei crediti deteriorati con il fine ultimo di creare un mercato secondario trasparente ed efficiente, neutralizzando le attuali barriere che limitano il trasferimento degli NPL dagli enti creditizi a soggetti terzi. La maggiore efficienza è perseguita anche garantendo una maggiore tutela del debitore e dell’acquirente. Nell'esercizio della delega per il recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 il Governo deve apportare alla normativa vigente e, in particolare, al testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, le modifiche e le integrazioni necessarie al corretto e integrale recepimento della direttiva (UE) 2021/2167, all'eventuale esercizio delle opzioni ivi previste, nonché all’applicazione delle pertinenti norme tecniche di recepimento della direttiva, tenendo conto, ove opportuno, degli orientamenti dell’Autorità bancaria europea. Va poi apportata alla normativa vigente ogni modifica e integrazione necessaria ad assicurare l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza del quadro normativo nazionale, modificando, in particolare, il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 al fine di assicurare l’opportuno coordinamento tra la disciplina nazionale in materia di prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, ivi compreso il relativo impianto sanzionatorio. Va ancora garantita la coerenza tra la disciplina nazionale di recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 e il quadro normativo dell’Unione europea in materia di tutela dei consumatori e dei debitori nonché con le norme in materia di protezione dei dati personali. Salute e sicurezza dei lavoratori Si fissano poi i principi della delega al recepimento della Direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2022 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. Si prevede in particolare che si apportino alla normativa vigente le modificazioni necessarie ad assicurare la corretta applicazione del provvedimento europeo in particolare attraverso la previsione di obblighi specifici del datore di lavoro, anche in materia di formazione ovvero informazione, alla luce dei nuovi livelli di rischio individuati. Va poi aggiornata l’attuale sistema di sorveglianza sanitaria, al fine del suo adeguamento alla valutazione dello stato di salute dei lavoratori adibiti ad attività nelle quali sono o possono essere esposti a specifici agenti cancerogeni, mutageni o sostanze tossiche per la riproduzione durante il lavoro. Enti di importanza sistemica globale il Governo è poi delegato ad adottare entro sei mesi uno o più decreti legislativi per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/2036 per quanto riguarda il trattamento prudenziale degli enti di importanza sistemica a livello mondiale con strategia di risoluzione a punto di avvio multiplo e metodi di sottoscrizione indiretta degli strumenti ammissibili per il soddisfacimento del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili. I controlli sul denaro contante Sempre entro sei mesi il Governo è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per adeguare la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2018/1672 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione, nonché alle disposizioni del regolamento di esecuzione (UE) 2021/776 della Commissione, dell’11 maggio 2021. Va ricordato, così come evidenziato sul sito della Banca d’Italia come il Regolamento UE/2018/1672 amplia le misure volte al monitoraggio del trasporto transfrontaliero al seguito di denaro contante, nonché alla condivisione e all'utilizzo delle relative informazioni. Nella nuova disciplina le autorità competenti (di regola le Dogane) sono tenute a trasmettere alla FIU (Unità di Informazione Finanziaria) del rispettivo paese con cadenza quindicinale le dichiarazioni (elative al trasporto di valori di importo pari o superiore a 10.000 euro; la dichiarazione riguarda sia il contante tradizionale sia strumenti ulteriori quali carte di pagamento e altri mezzi idonei a incorporare valore liquido. Oltre alle dichiarazioni, vanno trasmesse alla FIU le informazioni relative a casi di sospetto di riciclaggio o finanziamento del terrorismo riscontrati dalle autorità doganali, senza limiti di soglia, nonché a ipotesi di violazione dell'obbligo di dichiarazione emerse nel corso dei controlli. Resilienza operativa digitale per il settore finanziario Il Governo è delegato ancora ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata, acquisito il parere dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, uno o più decreti legislativi per l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022, relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (cd. Regolamento DORA). Va ricordato come il Regolamento DORA definisce obblighi sulla sicurezza dei sistemi informatici e di rete che sostengono i processi commerciali delle entità finanziarie e disciplina la gestione dei rischi informatici; la gestione, classificazione e segnalazione degli incidenti informatici; i test di resilienza operativa digitale; la gestione dei rischi informatici derivanti da terzi; i meccanismi di condivisione delle informazioni; l’attività di vigilanza ed alla cooperazione tra autorità competenti. Governance dei dati Il Governo dovrà adottare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della e legge, acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e dell’Agenzia per l’Italia digitale uno o più decreti legislativi al fine di adeguare il quadro normativo nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/868 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2022, relativo alla governance europea dei dati. Le direttive da recepire Consultando le direttive riportate nell’ì Allegato del provvedimento, in ambito fiscale si delega il Governo ad adottare la direttiva (UE) 2021/2101 del 24 novembre 2021, che modifica la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione delle informazioni sull'imposta sul reddito da parte di talune imprese e succursali ("direttiva sulla comunicazione pubblica paese per paese") e la Direttiva (UE) 2022/362 per quel che riguarda la tassazione a carico di veicoli per l’uso di alcune infrastrutture. Va ancora recepita la Direttiva (UE) 2022/542 per quel che riguarda le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto.Tramite una serie di modifiche alla previgente direttiva 2006/112/CE1 (cd. "direttiva IVA"), questo testo legislativo prevede la possibilità, per gli Stati membri, di introdurre nuove aliquote di IVA ridotte. L'intervento legislativo parte dalla premessa che le aliquote ridotte dovrebbero rimanere un'eccezione rispetto all'aliquota normale. I beni e servizi che possono beneficiarne dovrebbero non solo costituire un beneficio del consumatore finale ma perseguire obiettivi di interesse generale. In quest'ottica, dovrebbero essere coerenti con le altre politiche dell'Unione europea e segnatamente con il rafforzamento della resilienza dei sistemi sanitari, estendendo l'ambito di applicazione dei beni e servizi considerati essenziali per sostenere la prestazione di assistenza sanitaria e per compensare e superare le disabilità e la realizzazione di un'economia verde e climaticamente neutra, applicando aliquote ridotte alle cessioni e prestazioni rispettose dell'ambiente e preparando, al contempo, l'eliminazione graduale dell'attuale trattamento preferenziale per cessioni e prestazioni considerate invece dannose per l'ambiente. Va poi recepita la Direttiva (UE) 2022/2523 del 14 dicembre 2022, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione - global minimum tax. Gli Stati membri dovranno dare attuazione alle nuove norme entro il 31 dicembre 2023. Si applicheranno ai gruppi di imprese multinazionali e ai gruppi nazionali su larga scala nell'UE con ricavi finanziari complessivi superiori a 750 milioni di euro l'anno. In ambito giuslavoristico è riportata la direttiva sul salario minimo mentre con riferimento alla corporate governance il riferimento è alla direttiva riguardante il miglioramento di genere fra gli amministratori delle società quotate. Infine, ma sarebbe davvero il caso di sottolineare “Last but not the least” la Direttiva (UE) 2022/2464 sul corporate sustainability reporting (CSRD) che apporta rilevanti modifiche alle Direttive Accounting, Transparency e Audit e al Regolamento Audit. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/06/16/legge-delegazione-europea-2022-2023-direttive-ue-recepire-italia

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble