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Lavoro e alte temperature: indicazioni per la sicurezza

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministero della Salute, INL, INPS, INAIL e Parti sociali, ha reso presentato, in data 25 luglio 2023, la bozza di Protocollo per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro. Il documento contiene indicazioni utili alla esecuzione in sicurezza dei lavori all’aperto e indoor.

Le aziende, nel caso di temperature elevate registrate dai bollettini meteo o “percepite” in ragione della particolare tipologia di lavorazioni in atto, potranno richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria evocando la causale “eventi meteo”. Si considerano elevate le temperature superiori a 35° centigradi. Per quanto riguarda gli ambienti indoor laddove non sia possibile attuare le misure tecniche atte alla riduzione del rischio, il datore di lavoro potrà mettere in atto ulteriori misure organizzative come il ricorso al lavoro agile/smart working, secondo le vigenti disposizioni normative. Sono alcune delle indicazioni contenute nella bozza di Protocollo per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro, presentata, il 25 luglio, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministero della Salute, INL, INPS, INAIL e Parti sociali. Lavoratori all’aperto Lo stress da calore è un rischio significativo per i lavoratori all'aperto, soprattutto quando svolgono un intenso lavoro fisico con esposizione diretta alla luce solare e al calore in settori come l'agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l'edilizia, l'estrazione mineraria, i trasporti e la manutenzione e la fornitura di servizi pubblici. Le persone che lavorano all'aperto sono anche a rischio di una maggiore esposizione ai raggi UV. A causa del cambiamento climatico, la portata geografica degli agenti patogeni e dei vettori di trasmissione (ad es. zecche o zanzare) si sta espandendo. Ciò espone i lavoratori all'aperto in molte professioni a rischio di malattie infettive trasmesse da vettori, comprese malattie già diffuse in Europa e che stanno diventando sempre più diffuse a causa del cambiamento climatico (ad es. encefalite) e quelle precedentemente non endemiche in Europa come la febbre della Rift Valley, la febbre gialla, la malaria. Agricoltura e silvicoltura La popolazione agricola è esposta a rischi particolarmente gravi a causa dei cambiamenti climatici. Le attività fisiche ad esse connesse aumentano il tasso metabolico e la generazione di calore interno, che alla fine si traduce in un maggiore stress da calore. Industria di costruzioni I lavoratori del settore edile spesso operano all'interno di aree soggette all'effetto dell'isola di calore urbana (ovvero, temperature più elevate nelle aree urbane rispetto a quelle rurali a causa del cemento e dell'asfalto, delle attività umane e della mancanza di vegetazione ombreggiante). Le attività fisicamente impegnative dei lavoratori edili aumentano il loro tasso metabolico e la generazione di calore interno, che alla fine si traduce in un maggiore stress da calore. Operatori di emergenza Gli eventi meteorologici estremi possono colpire seriamente gli operatori di emergenza, compresi i vigili del fuoco, gli agenti di polizia, il personale medico di emergenza e gli psicologi e, in caso di catastrofi gravi, anche i soccorritori, i tecnici, il personale militare, le forze antiterrorismo, i body handler, gli addetti alle pulizie, i lavoratori edili e volontari. Lavoratori all'interno Anche i lavoratori indoor sono a rischio di stress climatico che può aumentare durante le ondate di caldo, in particolare coloro che lavorano in edifici scarsamente raffreddati o in ambienti con elevata produzione di calore industriale, svolgono lavori fisici pesanti o devono utilizzare DPI in condizioni di caldo. Ciò include i settori dell'elettricità, del gas e dell'approvvigionamento idrico e manifatturiero (ad esempio, di metalli). Le alte temperature aumentano anche i livelli di CO2 indoor che possono ridurre le capacità cognitive. Le alte temperature in combinazione con gli inquinanti dell'aria interna possono anche peggiorare la cosiddetta "sindrome dell'edificio malato. Copyright © - Riproduzione riservata

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Protocollo rischi calore 25/07/2023

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/07/26/lavoro-aperto-alte-temperature-indicazioni-sicurezza

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