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Sovvenzioni estere distorsive del mercato interno: l’analisi del regolamento europeo

Con la circolare. 26 del 9 ottobre 2023 Assonime illustra il regolamento con il quale l’Unione europea si è dotata di un quadro armonizzato per il contrasto delle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno. Il focus della disciplina è sui contributi finanziari concessi, direttamente o indirettamente, da paesi terzi a imprese che operano nell’Unione europea e utilizzati per finanziare attività economiche nel mercato interno, in particolare operazioni di concentrazione o la partecipazione a procedure di appalto pubblico. Assonime auspica che la Commissione adotti quanto prima linee guida per chiarire alcuni elementi fondamentali della nuova disciplina (esistenza di una distorsione, possibili effetti positivi di una sovvenzione estera) e venga assicurato un coordinamento efficace tra le amministrazioni aggiudicatrici e la Commissione nell’applicazione delle regole.

Con circolare n. 26 del 9 ottobre 2023 Assonime ha pubblicato un approfondimento su “Il regolamento europeo sulle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno”. In particolare, la Circolare illustra il regolamento (UE) 2022/2560 del Parlamento europeo e del Consiglio, con il quale l’Unione europea si è dotata di un quadro armonizzato per il contrasto delle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno. Il focus della disciplina è sui contributi finanziari concessi, direttamente o indirettamente, da paesi terzi a imprese che operano nell’Unione europea e utilizzati per finanziare attività economiche nel mercato interno, in particolare operazioni di concentrazione o la partecipazione a procedure di appalto pubblico.In sostanza, il regolamento affida alla Commissione europea la competenza esclusiva a verificare l’esistenza di sovvenzioni estere e valutare se esse conferiscano alle imprese un indebito vantaggio competitivo, per applicare eventualmente i rimedi appropriati. A tal fine sono previsti tre strumenti di controllo: - un esame d’ufficio, che la Commissione può avviare in ordine a presunte sovvenzioni estere distorsive che siano state concesse nei dieci anni precedenti a imprese attive nel mercato interno, in qualunque settore economico; - due procedure basate su obblighi di notifica preventiva a carico delle imprese che intendono realizzare concentrazioni o presentano offerte nell’ambito di procedure di aggiudicazione di contratti pubblici. Le notifiche riguardano i contributi finanziari esteri ricevuti negli ultimi tre anni e sono obbligatorie quando sono superate determinate soglie (in termini di fatturato delle imprese coinvolte/valore del contratto da aggiudicare ed entità dei contributi finanziari ricevuti), con la possibilità per la Commissione di richiedere la notifica in casi ‘sotto-soglia’. La Commissione dispone di incisivi poteri di indagine, comprese ispezioni all’interno e all’esterno dell’Unione, per l’assolvimento dei suoi compiti e può irrogare sanzioni pecuniarie rapportate al fatturato alle imprese che non collaborano alle indagini o non eseguono le notifiche. La Commissione può effettuare anche una valutazione nel merito, alla luce di una valutazione comparata, e se gli effetti negativi della sovvenzione estera superano gli effetti positivi può:- vietare la concentrazione o l’aggiudicazione dell’appalto all’impresa in questione, oppure - imporre misure di riparazione o accettare impegni delle imprese sia di carattere comportamentale che strutturale, incluso il rimborso della sovvenzione estera. Le modalità per le notifiche (obbligatorie dal 12 ottobre 2023) e altri dettagli procedurali sono stati definiti dal regolamento di esecuzione (UE) 2023/1441 della Commissione, che ha in parte alleggerito gli obblighi informativi a carico delle imprese. Il quadro normativo presenta notevoli complessità. L’obiettivo, di per sé condivisibile, di contrastare le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere e assicurare parità di condizioni alle imprese che operano sul mercato interno si è tradotto in una normativa che lascia indefiniti molti elementi chiave, generando incertezza. Il nuovo regime comporta inoltre ingenti oneri di compliance e una complessa attività di reporting per tutte le imprese che operano nel mercato interno: si tratta di raccogliere, conservare e aggiornare le informazioni su tutti i contributi finanziari, intesi in senso ampio, ricevuti da paesi terzi, in modo da poter verificare all’occorrenza se sono soddisfatte le soglie che rendono obbligatorie le notifiche. È necessaria quindi un’accurata mappatura anche per far fronte alle richieste di informazioni che la Commissione potrebbe formulare nell’ambito di un esame d’ufficio delle sovvenzioni estere. Sul piano procedurale, il sistema presenta potenziali interferenze con altri meccanismi di controllo incentrati su obblighi di notifica ex ante delle operazioni tra imprese: quello previsto nel campo del diritto della concorrenza dal regolamento (CE) n. 139/2004 in materia di concentrazioni nonché, negli Stati membri che ne sono dotati, quelli relativi al controllo degli investimenti esteri diretti. Oltre all’aumento degli adempimenti amministrativi e all’estensione del perimetro della due diligence, le imprese dovranno considerare la possibilità che i controlli su una stessa operazione, perseguendo finalità diverse, conducano a conclusioni diverse o all’applicazione di una pluralità di misure correttive. Ulteriori criticità riguardano il settore dei contratti pubblici, dove il sistema introdotto dal regolamento 2022/2560 rischia di produrre un allungamento delle tempistiche delle procedure di aggiudicazione e di alimentare il contenzioso. Guardando all’Italia, le ricadute sarebbero preoccupanti specialmente per l’attuazione dei progetti che rientrano nel PNRR. Assonime auspica che la Commissione adotti quanto prima linee guida per chiarire alcuni elementi fondamentali della nuova disciplina (esistenza di una distorsione, possibili effetti positivi di una sovvenzione estera) e venga assicurato un coordinamento efficace tra le amministrazioni aggiudicatrici e la Commissione nell’applicazione delle regole. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/10/10/sovvenzioni-estere-distorsive-mercato-interno-analisi-regolamento-europeo

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