• Home
  • News
  • Premi assicurativi INAIL scaduti nel 1° semestre 2023: come pagare gli avvisi bonari

Premi assicurativi INAIL scaduti nel 1° semestre 2023: come pagare gli avvisi bonari

Il mancato pagamento dei premi assicurativi INAIL potrebbe essere definita una anomalia nel rapporto assicurativo. Per sanare questa anomalia, l’INAIL deve emettere le cartelle esattoriali, con la possibilità di farle precedere da un avviso bonario. A questo riguardo, le sedi INAIL hanno portato a termine l’elaborazione degli avvisi bonari relativi ai premi presenti nelle schede contabili con scadenza dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, che saranno inviati dalla Direzione competente. Come occorre procedere per pagare correttamente gli avvisi bonari?

L’emissione degli avvisi bonari da parte dell’INAIL rappresenta semplicemente uno strumento per avvisare il datore di lavoro della presenza di una situazione anomala rappresentata dalla presenza di un debito. Dal punto di vista della norma vigente, l’INAIL avrebbe la possibilità di operare una iscrizione a ruolo, ed avviare un’azione di esproprio dei beni del datore di lavoro, senza obbligo di comunicare nulla al datore di lavoro; l’emissione dell’avviso bonario viene effettuata con lo scopo di individuare e segnalare al datore di lavoro delle situazioni che potrebbero essere oggetto di approfondimento ed eventuale rettifica allo scopo di evitare una non corretta emissione di cartella esattoriale. La norma di riferimento è l’art. 24, comma 2, del D.Lgs. n. 46/1999. Occorre precisare che da tempo l’INAIL ha eliminato la lettera di verifica dell’autoliquidazione, con la conseguenza che l’avviso bonario è l’unico strumento di evidenza di anomalie che comprenderebbe anche i titoli inclusi nella richiesta 902023 che identifica l’autoliquidazione del 16 febbraio 2023. Gli avvisi bonari che l’INAIL emetterà a breve sono riferiti a premi e accessori con scadenza compresa fra il 1° luglio e il 31 dicembre 2022 e, visto l’abbandono della lettera di verifica dell’autoliquidazione, interesserà tutto il debito eventualmente presente, comprese le rate trimestrali dell’autoliquidazione di agosto e novembre 2022.

Essendo uno strumento privo di esecutorietà, l’elaborazione dell’avviso bonario consta solamente della lista dei titoli che non risultano pagati senza l’aggiunta delle sanzioni civili che, se non intervie il pagamento o l’annullamento, verranno elaborate con l’emissione della cartella esattoriale. La lista dei titoli non pagati, fotografia al giorno della elaborazione, non subisce modifiche anche se dovesse “arrivare” un pagamento successivo e precedente all’invio materiale. L’avviso bonario contiene una diffida a pagare entro il termine di 30 giorni, che rappresenta il termine minimo prima che venga emessa la cartella esattoriale.
Avviso bonario: cause dell’emissione Nel corso del tempo si è sempre più ridotto il caso di emissione di un avviso bonario causato dal mancato aggiornamento degli archivi; questa riduzione drastica si è verificata grazie al massiccio utilizzo dei canali telematici al quale si deve aggiungere la presenza di strumenti interni di monitoraggio attivati dall’INAIL per soddisfare gli standard interni di produzione e la necessità di rendicontare l’attività all’Organismo che valuta l’efficienza e l’efficacia delle attività di ogni singola sede. Nella pratica, gli avvisi bonari possono essere emessi nelle ipotesi di: - datore di lavoro che ha cessato la propria attività senza effettuare alcun tipo di comunicazione (datori di lavoro silenti); - non conoscenza del debito sorto. Questa situazione è principalmente legata a una corretta gestione della PEC, che, in ossequio all’obbligo di digitalizzazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, rappresenta il canale preferenziale di invio dei provvedimenti attraverso i quali vengono comunicati i premi e gli accessori dovuti; - differenze di calcolo dell’autoliquidazione fra datore di lavoro e INAIL; - errata indicazione nel modello F24 del premio o accessorio che si intende versare; - mancato pagamento del premio dovuto. Questa ipotesi può essere riferita anche a una sola della 4 rate dell’autoliquidazione qualora si fosse scelto il pagamento trimestrale legge n. 449/1997. A differenza di quanto avviene per le cartelle esattoriali, l’avviso bonario viene emesso anche per importi superiori a 2,58 euro. Cosa non può essere inserito nell’avviso bonario L’avviso bonario non può essere riferito a: - titoli inclusi in una rateazione del premio legge n. 389/1989 ovvero la rateazione ordinaria mensile continuativa. Il mancato rispetto del piano di rateazione comporta la revoca del beneficio e la successiva immediata iscrizione a ruolo che rende inutile l’emissione di un avviso bonario; - a premi non versati ma interessati da riscorso amministrativo non definito presentato entro i termini. Questa condizione dovrebbe impedire l’emissione dell’avviso bonario ma occorre precisare che l’INAIL non ha previsto una evidenza informatica; in questa situazione è necessario evidenziare la situazione senza attivare alcuna procedura contenziosa poiché, come detto, l’avviso bonario INAIL non è munito di esecutorietà (oltre al fatto che deve essere annullato per illiceità). Si deve tenere in considerazione che il ricorso amministrativo non interrompe il termine di decadenza, motivo per il quale dovrà essere emessa la cartella esattoriale anche se il ricorso amministrativo non è stato definito; - titoli compresi all’interno di una procedura concorsuale; - titoli interessati da ricorso attivato davanti al giudice ordinario non definito. Pagamento dell’avviso bonario In via generale, l’avviso bonario deve essere versato in unica soluzione, tranne la possibilità di accesso alla rateazione ordinaria legge n. 389/1989, per la quale si deve considerare: - i debiti di importo ridotto per i quali non sarebbe possibile raggiungere il minimo della rata, pari a € 150 compresi gli interessi e le sanzioni civili, devono essere versati in soluzione unica, data l’impossibilità di accedere alla rateazione ordinaria legge n. 389/1989; - i casi nei quali non è possibile accedere alla rateazione ordinaria data la presenza di una causa ostativa quale, ad esempio, il mancato rispetto di una rateazione concessa nel biennio precedente (l’annullamento di una rateazione o la reiezione non equivalgono alla revoca).
Nella impossibilità di pagare in unica soluzione o di accedere al beneficio della rateazione ordinaria legge n. 389/1989, sarebbe utile chiedere all’INAIL l’immediata iscrizione a ruolo (cosa che sarebbe da fare anche prima della emissione dell’avviso bonario se è certa l’impossibilità di versare). La domanda di immediata iscrizione a ruolo sarebbe utile per quei datori di lavoro soggetti alla regolarità contributiva DURC poiché consentirebbe la contrazione dei tempi per accedere alle rateazioni AdiR di durata maggiore rispetto a quelle concesse dall’INAIL.
Osservazioni finali Non si può non notare che l’azione dei recenti Governi sia improntata a un certo “perdonismo” nei confronti dei soggetti destinatari di cartelle esattoriali. È indiscutibile che questo atteggiamento morbido rappresenti una scorrettezza nei confronti dei datori di lavoro che, anche con notevole sacrificio, si sforzano di essere regolari. Nella pratica può sorgere il dubbio che si vogliano favorire i soggetti irregolari a discapito di coloro che non lo sono. Sarebbe più logica una riduzione degli oneri per tutti i datori di lavoro e poi perseguire gli irregolari, che sarebbero anche meno, anziché fare il contrario. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/10/23/premi-assicurativi-inail-scaduti-1-semestre-2023-pagare-avvisi-bonari

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble