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Formazione e Lavoro: impiego futuro nello studio dei Consulenti del lavoro

Entro il 2027, a fronte di un fabbisogno di 3,7 milioni di nuovi profili professionali, mancheranno ogni anno all’appello circa 133.000 diplomati degli istituti tecnici e oltre 8.000 laureate di lavoro per i profili tecnici e professionali. E’ quanto risulta dallo studio condotto dall’Ufficio Studi dei Consulenti del Lavoro su elaborazione dei dati di Unioncamere Excelsior.

Nella nota datata 28 ottobre 2023, l’Ufficio Studi dei Consulenti del Lavoro dal titolo “Formazione e lavoro” fa presente che, dai dati raccolti, nei prossimi cinque anni le aziende saranno a caccia di diplomati con formazione tecnica e laureati STEM. A fronte di un fabbisogno di 3,7 milioni di nuovi profili professionali, stimato per il periodo 2023-2027, mancheranno ogni anno circa 133 mila diplomati degli istituti tecnici e professionali e 8700 laureati, con gap particolarmente rilevanti nel settore medico sanitario. Dall’elaborazione dei dati del Rapporto di “Previsione dei fabbisogno occupazionali e professionali” di Unioncamere Excelsior risulta che il mismatch tra domanda e offerta supera la soglia del 50%. Tra i diplomati secondari, i percorsi formativi più richiesti saranno quelli in amministrazione, finanza e marketing (83 mila), turismo e ristorazione (57 mila), meccanica, meccatronica ed energia (55 mila). Seguono formazione socio-sanitaria e benessere (33 mila) e costruzioni (30 mila). Con riferimento ai laureati, invece, I percorsi più appetibili per il mercato saranno quelli STEM (69 mila profili richiesti in Science, Technology, Engineering e Mathematics) e a seguire, economico statistico (46 mila), medico sanitario (43 mila), giuridico e politico sociale (40 mila). Più chance, invece, per la formazione terziaria (universitaria e ITS) dove, a fronte di un fabbisogno medio annuo di quasi 253 mila diplomati, il sistema formativo ne immetterà sul mercato 244 mila. Il divario più rilevante si avrà nel settore medico sanitario, dove ogni anno si stima che mancheranno all’appello più di 12 mila profili (il 27,7% di quelli di cui il mercato avrà bisogno). È necessario orientare I giovani verso percorsi formativi professionalizzanti e il più possibile connessi con le esigenze del mercato del lavoro, implementando programmi di formazione mirati che consentano di sviluppare competenze altamente richieste dalle imprese, in primis nei settori tecnici e professionali”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca.“Per garantire una forza lavoro qualificata e ridurre il mismatch tra domanda e offerta, è importante che istituzioni scolastiche, enti pubblici e imprese agiscano in sinergia per sviluppare una maggiore consapevolezza verso le skill direttamente trasferibili nel mondo del lavoro. Copyright © - Riproduzione riservata

Ufficio Studi Consulenti del Lavoro, studio 30/10/2023

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/10/31/formazione-lavoro-impiego-studio-consulenti-lavoro

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