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ISCRO: dal 2024 l’indennità per i lavoratori autonomi diventa strutturale

Stabilizzazione, dal 2024, dell’indennità di continuità reddituale per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS - ISCRO. E’ quanto previsto dalla bozza del disegno di legge di Bilancio. Con le nuove disposizioni l’indennità può essere riconosciuta per un periodo massimo di 6 mesi in favore dei soggetti che presentano specifici requisiti, tra cui aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 12.000 euro. L’importo non può, in ogni caso, superare il limite di 800 euro mensili e non può essere inferiore a 250 euro mensili. La domanda è presentata dall’interessato all’INPS in via telematica entro il 31 ottobre di ciascun anno di fruizione.

La bozza del disegno di Bilancio 2024 propone la stabilizzazione dell’ISCRO (indennità di continuità reddituale per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione sperata Inps) istituita in via sperimentale per il triennio 2021-2023 dall’art. 1, comma 386, della legge n. 178/2020. Possono richiedere l’indennità i soggetti iscritti alla Gestione separata di cui all'art. 2, comma 26, della legge 8 n. 335/1995, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo di cui al comma 1 dell'art. 53 del TUIR, di cui al D.P.R. n. 917/1986. Come cambierà l’ISCRO nel 2024 Cambiano le condizioni di procedibilità e con le nuove disposizioni l’indennità può essere riconosciuta, per un periodo massimo di 6 mesi in favore dei soggetti che presentano i seguenti requisiti: 1) non sono titolari di trattamento pensionistico diretto e non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie; 2) non sono beneficiari di reddito di inclusione; 3) hanno prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, inferiore al 70 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente a quello di presentazione della domanda; 4) hanno dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente a quello di presentazione della domanda; 5) sono in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria; 6) sono titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso. La domanda è presentata dall’interessato all’INPS in via telematica entro il 31 ottobre di ciascun anno di fruizione con la certificazione del possesso dei suddetti requisiti. L’indennità è pari al 25%, su base semestrale, della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda e spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della predetta domanda. L’importo non può, in ogni caso, superare il limite di 800 euro mensili e non può essere inferiore a 250 euro mensili. Il beneficio spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda e non dà luogo ad accredito di contribuzione figurativa. A differenza della precedente disciplina, l’indennità concorre alla formazione del reddito ai sensi del D.P.R. n. 917/86 (TUIR). La prestazione non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di inizio di fruizione della stessa. L’erogazione dell’indennità non comporta l’accredito della contribuzione figurativa. Limiti di spesa Sono stabiliti limiti di spesa, il cui superamento comporta che non siano concesse ulteriori indennità: 16 milioni di euro per l’anno 2024, 20,4 milioni di euro per l’anno 2025, 20,8 milioni di euro per l’anno 2026, 21,2 milioni di euro per l’anno 2027, 21,6 milioni di euro per l’anno 2028, 21,7 milioni di euro per l’anno 2029, 22,1 milioni di euro per l’anno 2030, 22,5 milioni di euro per l’anno 2031, 23 milioni di euro per l’anno 2032, e 23,4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/10/31/iscro-2024-indennita-lavoratori-autonomi-strutturale

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