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ZES unica per il Mezzogiorno con un nuovo sistema di governance

Nella seduta di martedì 31 ottobre, la Camera ha approvato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 19 settembre 2023, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione. In particolare viene introdotta e disciplinata la nuova zona economica speciale (ZES) comprendente l’intera area del Mezzogiorno per cui è stato introdotto un nuovo sistema di governance, con l’istituzione di una Struttura di missione ad hoc, e la ridefinizione degli adempimenti procedurali, con l’approntamento di un nuovo sportello unico telematico e la predisposizione di un nuovo procedimento autorizzatorio, strutturato sulla base del nuovo sistema unitario della ZES e della nuova governance.

La Camera, nella seduta di martedì 31 ottobre, ha approvato il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto 19 settembre 2023, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione. Il decreto ha l’obiettivo di rendere l’area più idonea per lo sviluppo e la crescita dimensionale del suo sistema produttivo. Il provvedimento, composto da ventitré articoli suddivisi in sei capi, presenta la seguente struttura: a) al capo I (articoli 1-6) vengono predisposte misure tese ad assicurare un più efficace coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione e del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2021-2027 nonché, più in generale, una razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse in materia di politiche di coesione, con particolare riferimento agli interventi ammessi al finanziamento a valere sulla disponibilità del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2021-2027; b) al capo II (articoli 7 e 8) viene definita la strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne e sono introdotte disposizioni dirette a fronteggiare e a risolvere situazioni di particolare criticità verificatesi nell’isola di Lampedusa, in ragione della grave situazione socio-economica legata all’eccezionale flusso migratorio proveniente dai Paesi del Mediterraneo; c) al capo IV (articoli 18 e 19) vengono previste nuove procedure concorsuali dirette a rafforzare la capacità amministrativa delle regioni e degli enti territoriali del Mezzogiorno nonché del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri nella fase di attuazione delle politiche di coesione; d) al capo V (articoli 20 e 21) sono previste disposizioni in materia di trattenimento presso i centri di permanenza per i rimpatri e di realizzazione delle strutture di prima accoglienza, permanenza e rimpatrio; e) al capo VI (articoli 22 e 23) sono previste le necessarie misure finali e di coordinamento. ZES unica per il Mezzogiorno Con il disegno di legge viene introdotta e disciplinata la nuova zona economica speciale (ZES) comprendente l’intera area del Mezzogiorno. In particolare per la ZES unica per il Mezzogiorno è stato introdotto un nuovo sistema di governance, con l’istituzione di una Struttura di missione ad hoc, e la ridefinizione degli adempimenti procedurali, con l’approntamento di un nuovo sportello unico telematico e la predisposizione di un nuovo procedimento autorizzatorio, strutturato sulla base del nuovo sistema unitario della ZES e della nuova governance. Con la ZES unica per il Mezzogiorno, comprendente i territori delle regioni Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna, può essere favorita una programmazione integrata e coordinata, non perdendo le specificità territoriali. La costituzione di un’unica ZES consente di massimizzare nello scenario internazionale l’impatto competitivo dell’intero Mezzogiorno con il suo già rilevante apparato produttivo, che rappresenta un potenziale da valorizzare nelle sue molteplici articolazioni settoriali e territoriali, con riconoscimento di eguali chance di sviluppo a tutti i territori dell’Italia meridionale e a tutte le imprese già insediate nel Sud o che in esso volessero insediarsi. Del resto, l’individuazione di una ZES unica per il Mezzogiorno viene giustificata anche in ragione delle rilevanti difficoltà strutturali che interessano, più in generale, l’intera area, che continua a rimanere in ritardo di sviluppo rispetto alla media dell’Unione europea, come evidenziato dai principali indicatori macroeconomici. Estendendo la zona ammessa ai benefìci a tutto il territorio del Mezzogiorno, viene superata, inoltre, la centralità attribuita alle aree portuali e si apre uno spazio per una razionalizzazione e uno sviluppo del sistema delle agevolazioni fiscali. Il provvedimento passa ora all’esame dell’altro ramo del Parlamento. Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/11/02/zes-unica-mezzogiorno-sistema-governance

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