• Home
  • News
  • Locked box: nettizzazione fiscale dei leakeage nella determinazione del prezzo della società target

Locked box: nettizzazione fiscale dei leakeage nella determinazione del prezzo della società target

Con il meccanismo del locked box le parti di un’operazione di M&A fissano un prezzo non soggetto a successivi aggiustamenti assumendosi reciprocamente il rischio che l’entreprise value possa cambiare anche sensibilmente in caso di variazioni della posizione finanziaria netta al closing, fatta salva, tuttavia, l’emersione di leakeage che tutelano il compratore da operazioni a forte impatto depauperativo poste in essere dal promittente venditore. Quali sono gli aspetti fiscali che possono entrare in gioco?

Nelle operazioni di M&A si è soliti riscontrare l’utilizzo di due principali meccanismi di determinazione del prezzo della società target, ossia: i) quello del “closing accounts” che prevede la corresponsione di un prezzo provvisorio calcolato in base alla Posizione Finanziaria Netta («PFN») della target risultante da una situazione patrimoniale riferita ad una data antecedente al closing, seguita da un successivo aggiustamento del prezzo calcolato in base all’evoluzione della PFN tra la data di riferimento della situazione patrimoniale provvisoria e quella del closing per il quale è necessario predisporre una situazione patrimoniale a tale ultima data; ii) quello del “locked box” in base al quale viene individuato un prezzo fisso concordato tra le parti ad una determinata data (locked box date), solitamente prossima al perfezionamento dell’operazione, escludendo aggiustamenti di prezzo collegati alla eventuale diversa PFN tra la locked box date ed il closing. Come viene calcolato il prezzo con il meccanismo del locked box Nel contesto del meccanismo locked box il prezzo viene calcolato sulla base dei valori contabili della società target determinati prima della firma del contratto di cessione delle partecipazioni (“Share Purchase Agreement” o “SPA”) e, come anticipato, non è previsto alcun aggiustamento del prezzo al closing dovuto a modifiche della liquidità, del debito, del capitale circolante, ecc., ad eccezione del manifestarsi dei leakages, così come definiti da apposite clausole dello SPA poste a tutela del compratore, che vietando al venditore di effettuare operazioni (leakage) che possano depauperare il valore della target durante il locked box period che va dalla data di riferimento alla data del closing, agiscono sul prezzo in caso di loro insorgenza. Pertanto, con il meccanismo del locked box sia l'acquirente che il venditore si assumeranno il rischio che l’Entreprise Value (“EV”), così come determinato in sede di fissazione del prezzo, possa cambiare al momento del closing comportando per il compratore il pagamento di un prezzo maggiore se la PFN è nel frattempo aumentata e, viceversa, per il venditore di vendere a un prezzo inferiore dell'effettivo EV se la liquidità del target è aumentata al momento del closing. Nella prassi notiamo peraltro che l'acquirente può richiedere che il venditore garantisca che la PFN alla chiusura non sia superiore a un certo importo e chiedere un indennizzo specifico se la PFN risultasse superiore. Così descritto il contesto generale, l’analisi che segue verterà sulla definizione dei leakage nell’ambito dello SPA con particolare attenzione ai connessi aspetti fiscali che possono entrare in gioco. Quali sono i leakage fiscali più comuni Più nel dettaglio, si evidenzia che alcuni dei più comuni leakage potrebbero essere riferibili a: - rinuncia da parte del target di qualsiasi importo dovuto dai venditori o dalle loro eventuali parti correlate; - dividendi o distribuzioni di riserve (in denaro o in natura) o qualsiasi restituzione di capitale (sia per riduzione di capitale che per rimborso o acquisto di partecipazioni) da parte della target ai venditori o ad eventuali parti correlate; - pagamenti, solitamente di natura straordinaria o per debiti non ancora scaduti, effettuati (o attività trasferite o passività assunte) dalla target ai venditori o a eventuali parti correlate; - costi dei venditori connessi al trasferimento delle quote oggetto di cessione (come, ad esempio, i transaction costs) pagati o sostenuti dalla target nell’interesse dei venditori.

Come evidenziato nel precedente elenco, i leakage sono sostanzialmente importi che, qualora vengano versati ai venditori o comunque a soggetti terzi nell’interesse dei venditori nel corso dell’interim period che precede il closing, andranno a decurtare il prezzo di acquisto.
Con riferimento alle citate operazioni, è possibile vedere come alcune di esse potrebbero avere solo un impatto finanziario e/o patrimoniale, altre invece potrebbero avere un impatto a conto economico. Ebbene, mentre la prima tipologia di leakage andrebbe ad incidere sul prezzo per l’importo lordo dell’esborso finanziario, nel caso di leakage aventi natura economica occorre chiedersi quale sia l’effetto di questi sul prezzo considerando che gli stessi potrebbero risultare in costi deducibili in capo al target comportando un eventuale tax saving. Esempio Oltre alle imposte dirette anche l’eventuale IVA (se presente e detraibile) rappresenterebbe un tax saving.
Ad esempio, assumiamo che il target sostenga un esborso pari a 122 (costo pari a 100 più IVA pari a 22) rientrante nella definizione di leakage e che tale esborso abbia comportano la detrazione dell’IVA oltra alla deduzione del costo ai fini Ires e Irap. In tal caso, ad un esborso finanziario di 122 corrisponderebbe un depauperamento patrimoniale al netto della fiscalità correlata pari a 72,1 calcolato come segue: 122 (esborso lordo) - 22 (IVA) - 24 (Ires) - 3,9 (Irap). In base alla formulazione delle clausole di leakage, quindi, l’effetto di tale esborso sul prezzo potrebbe essere di 122 (senza nettizzazione fiscale) o di 72,1 (con nettizzazione fiscale).
Alla luce di quanto sopra argomentato, risulta evidente come nell’ambito delle negoziazioni dello SPA diventi importante trattare in maniera adeguata la variabile fiscale descritta in precedenza in quanto, se considerata, la stessa comporterebbe una riduzione del prezzo inferiore all’importo lordo del leakage. Dal punto di vista tecnico, tralasciando quindi ogni aspetto negoziale tra le parti che potrebbe condurre a diverse conclusioni, il principale discrimine riguardante l’inclusione o meno della variabile fiscale all’interno della definizione del leakage dipende da come è strutturata la formula del prezzo: per ragioni di coerenza sistematica, sarebbe infatti possibile sostenere che se nella definizione del prezzo di acquisto della target è stata considerata anche la variabile fiscale (ad esempio, attraverso l’inclusione dei crediti e dei debiti tributari risultanti dalla situazione patrimoniale di riferimento), la stessa dovrebbe simmetricamente essere considerata anche nella definizione dei leakage (e viceversa).
Vuoi acquisire competenze tecniche e strumenti per operare concretamente nei processi di M&A? Scopri il Master online M&A 360°, ideato dalla Scuola di formazione IPSOA in collaborazione con lo studio Andersen.
Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/11/08/locked-box-nettizzazione-fiscale-leakeage-determinazione-prezzo-societa-target

Iscriviti alla Newsletter




È necessario aggiornare il browser

Il tuo browser non è supportato, esegui l'aggiornamento.

Di seguito i link ai browser supportati

Se persistono delle difficoltà, contatta l'Amministratore di questo sito.

digital agency greenbubble