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Assumere una donna vittima di violenza: quanto conviene

I datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato donne vittime di violenza che stanno percependo il reddito di libertà possono richiedere e applicare uno sgravio totale per 24 mesi. Ai fini della legittima fruizione del beneficio, deve trattarsi di una donna senza figli o con figli minori, seguita dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia. Quanto può risparmiare il datore di lavoro?

Chi La legge di Bilancio 2024 (L. n. 213/2023) ha introdotto lo sgravio totale per l’assunzione di donne vittime di violenza di genere beneficiarie del reddito di libertà. Possono applicarlo i datori di lavoro privati che instaurano nuovi rapporti di lavoro nel triennio 2024-2026. E’ possibile richiederlo anche in caso di assunzione di donne vittime di violenza che hanno usufruito della predetta misura nell'anno 2023. La lavoratrice deve essere disoccupata e aver presentato la Dichiarazione di Immediata Disponibilità oltre che essere beneficiaria del reddito di libertà (art. 105-bis D.L. n. 34/2020). Inoltre, deve trattarsi di una donna senza figli o con figli minori, seguita dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia. Il diritto alla legittima fruizione dell’esonero contributivo è subordinato al rispetto dei principi generali in materia di incentivi all’assunzione (art. 31 D.Lgs. n. 150/2015) e delle norme poste a tutela delle condizioni di lavoro e dell’assicurazione obbligatoria dei lavoratori.

AttenzioneE’ possibile assumere con lo sgravio solo donne residenti nel territorio italiano e che siano cittadine italiane o comunitarie oppure in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Cosa L’agevolazione contributiva consiste nell’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro annui, riparametrato e applicato su base mensile (666,66 euro al mese), ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Nelle ipotesi di rapporti di lavoro a tempo parziale, il massimale dell’agevolazione deve essere proporzionalmente ridotto.
AttenzioneNon sono oggetto di sgravio: - i premi e i contributi dovuti all’INAIL; - il contributo al Fondo per l’erogazione dei trattamenti di fine rapporto; - il contributo ai Fondi di solidarietà; - il contributo previsto in favore dei Fondi interprofessionali. Restano esclusi dall’agevolazione i rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con dirigenti, per lavoro intermittente o prestazioni di lavoro occasionale.
Come I datori di lavoro che intendono richiedere lo sgravio devono accertare la sussistenza dei requisiti di base e il fatto che la lavoratrice sia stata nel 2023 o sia ancora beneficiaria del reddito di libertà. Le istruzioni operative saranno prossimamente rese disponibili dall’INPS. La soglia massima di esonero della contribuzione datoriale riferita al periodo di paga mensile è, pertanto, pari a 666,66 euro (euro 8.000/12) e, per i rapporti di lavoro instaurati/trasformati e risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 21,50 euro (euro 666,66/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.
AttenzioneL’esonero in oggetto è cumulabile con le agevolazioni consistenti in una riduzione della contribuzione previdenziale a carico del lavoratore.
Quando Lo sgravio spetta, per il triennio 2024-2026, in misura totale per un periodo pari a: - 12 mesi se l'assunzione è effettuata a tempo determinato, anche in somministrazione (prolungato a 18 mesi complessivi in caso di trasformazione a tempo indeterminato); - 24 mesi se l'assunzione è effettuata con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
AttenzioneIl periodo di fruizione dell’esonero può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità, comprese le ipotesi di interdizione anticipata dal lavoro.
Calcola il risparmioIpotesi di assunzione con contratto a tempo indeterminato di una donna che percepisce il Reddito di libertà presso un’azienda del settore terziario che applica il CCNL Terziario Confcommercio, liv. 5.La retribuzione di base è pari a 1.538,12. L’aliquota di contribuzione a carico del datore di lavoro è azzerata per i primi ventiquattro mesi.Risparmio %Dai dati esposti nell’esempio di calcolo su un periodo biennale, è possibile evincere che lo sgravio contributivo per l’assunzione di donne vittime di violenza consente di abbattere il costo del lavoro totale del triennio nella misura del 22% rispetto al rapporto instaurato con la stessa tipologia di contrattuale senza alcuno sgravio.
Nessuno sgravioSgravio donne vittime di violenza
Retribuzione lorda mensile erogate1.538,12 euro 1.538,12 euro
Contribuzione INPS mensile446,02 euro0 euro
Totale costo del lavoro nel biennio47.619 euro36.912 euro
Risparmio %22 %
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/03/18/assumere-donna-vittima-violenza-conviene

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