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Jobs Act: confermata l’applicabilità del contratto a tutele crescenti alle piccole imprese

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 44 del 2024, ha confermato che ai lavoratori di piccole imprese, assunti prima del 7 marzo 2015, si applica il regime di tutela del licenziamento individuale illegittimo, previsto per i contratti a tutela crescente (Jobs Act), nel caso in cui il datore di lavoro abbia superato la il tetto dei quindici lavoratori occupati nell’unità produttiva in conseguenza di assunzioni a tempo indeterminato avvenute dopo la data di entrata in vigore della disciplina.

Nella sentenza n. 44 del 19 marzo 2024, la Corte costituzionale ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale la disposizione che consente l’attrazione nell’ambito applicativo del regime delle tutele crescenti anche di lavoratori di piccole imprese, già in servizio alla data del 7 marzo 2015, in concomitanza e in conseguenza di assunzioni aggiuntive a tempo indeterminato, successive all’entrata in vigore del Jobs Act, che abbiano comportato il superamento dei limiti dimensionali previsti dallo statuto dei lavoratori (art. 1, c. 3, D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 23). Nel giudizio di primo grado era stato ritenuto che circoscrivere la previsione unicamente alle nuove assunzioni violasse i diritti dei lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015 in piccole imprese che, solo successivamente, abbiano superato la soglia di quindici dipendenti occupati nell’unità produttiva. In questa nuova pronuncia di legittimità la Corte considera corretta la disciplina per i lavoratori che erano sì già in servizio al 7 marzo 2015, ma che a quella data non beneficiavano della tutela reintegratoria perché non era integrato il requisito occupazionale e quindi ad essi trovava applicazione solo la tutela indennitaria di cui alla legge n. 604 del 1966. La Suprema Corte evidenzia come da una parte non c’è stata una regressione in peius per tali lavoratori in quanto la tutela del decreto legislativo è, comunque, più favorevole del regime della legge n. 604 del 1966, ad essi applicabile in precedenza, prima del superamento della soglia occupazionale. D’altra parte è soddisfatto l’intento del legislatore di spronare i datori di lavoro a porre in essere nuove assunzioni. Pertanto ai lavoratori di piccole imprese, assunti prima dell’entrata in vigore dello decreto legislativo, non si applica l’art. 18 Statuto dei lavoratori, bensì il regime di tutela del licenziamento individuale illegittimo, previsto per i contratti a tutela crescente, nel caso in cui il datore di lavoro abbia superato la soglia dimensionale di quindici lavoratori occupati nell’unità produttiva in conseguenza di assunzioni a tempo indeterminato avvenute successivamente all’entrata in vigore del decreto stesso. Copyright © - Riproduzione riservata

Corte Costituzionale, sentenza 19/03/2024, n. 44

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/03/20/jobs-act-confermata-applicabilita-contratto-tutele-crescenti-piccole-imprese

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