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Sgravio madri: istanza posticipata a pena di revoca

Le lavoratrici madri aventi potenzialmente diritto all’esonero contributivo introdotto dalla legge di Bilancio 2024 ma che non ne hanno ancora usufruito in busta paga riceveranno nei prossimi giorni dall’INPS una comunicazione che le avvisa di procedere, entro precisi termini di decadenza, alla trasmissione dei dati necessari attraverso la nuova utility telematica “Esonero lavoratrici madri” presente all’interno del Portale delle Agevolazioni. Cosa occorre fare? Cosa cambia in busta paga e Uniemens?

L’INPS ha pubblicato il messaggio n. 1702 del 2024, per spiegare in quali casi ed entro quando le lavoratrici dipendenti che fruiscono in buste paga della sgravio contributivo totale (c.d. bonus madri) previsto dalla Legge di Bilancio 2024 devono presentare domanda direttamente all’Istituto. Si tratta dell’esonero totale rispetto alla quota di constribuzione a carico della lavoratrice, nella misura intera (9,19% o 9,49%) o già oggetto dell’esonero generale parziale (3,19%, 3,49%, o 2,19%, 3,19%), nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile. La misura viene applicate direttamente nel LUL a partire dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, in caso di lavoratrici madri di tre o più figli, assunte con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. In via sperimentale, solo per quest’anno, è esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, di cui il più piccolo non abbia ancora compiuto dieci anni (art. 1, commi 180 e 181, L. n. 213/2023). Presentazione della domanda: chi è obbligato La Legge di Bilancio 2024 prevede che la lavoratrice possa scegliere se comunicare I dati fiscali dei propri figli direttamente al datore di lavoro oppure solo all’INPS, e proprio a tal fine è stata rilasciata l’applicazione telematica “Utility Esonero lavoratrici madri”. Si tratta dunque di una opzione va disposizione della dipendente, non di un obbligo assoluto e oltretutto la possibilità di procedere per via telematica è limitata ai soli casi in cui per la lavoratrice, già fruitrice del bonus in trattazione, non siano già stati inseriti in Uniemens i codici fiscali dei figli. All’interno del Portale delle agevolazioni la lavoratrice interessata dovrà selezionare la voce “Utility Esonero Lavoratrici Madri” e poi, in “Elenco domande di sgravio”, procedere con la dichiarazione degli identificativi, fornendo alternativamente: - i codici fiscali; - le informazioni anagrafiche dei figli.N.B. Le lavoratrici madri sprovviste di codice fiscale devono recarsi presso la Sede INPS territorialmente competente dell’Istituto con la documentazione integrativa necessaria (estratto di nascita dei figli o stato di famiglia) utile alla verifica della legittima fruizione dell’esonero.Termine di decadenza dal beneficio L’accesso all’utility autonomamente per effettuare la dichiarazione relativa ai dati dei propri figli può avvenire solo una volta che siano decorsi almeno 45 giorni dalla fine del mese di competenza in cui il datore di lavoro ha esposto nei flussi Uniemens, per la prima volta, i codici relativi all’esonero in oggetto.N.B. La mancata comunicazione dei codici fiscali dei figli da parte del datore di lavoro nelle denunce Uniemens o, in via alternativa, da parte della lavoratrice mediante utilizzo dell’apposito applicativo nel termine di sette mesi, che sarà evidenziato nella comunicazione inviata dall’Istituto, comporterà la revoca del beneficio fruito.Verifiche INPS L’INPS si riserva in ogni caso di effettuare i controlli circa la coerenza e la correttezza dei dati comunicati dalla lavoratrice e di disconoscere lo sgravio in caso di dichiarazione non veritiera. In caso di esito negativo delle verifiche effettuate, le lavoratrici madri riceveranno opportuna comunicazione tramite posta elettronica ordinaria da parte dell’Istituto al fine di potersi attivare con l’eventuale integrazione della documentazione, sia tramite l’utility in argomento che presso le Strutture territorialmente competenti dell’INPS, per consentire un’istruttoria integrativa. Riflessi sulla compilazione della busta paga Le modalità di esposizione dell’esonero nel LUL non cambiano in base alla modalità di comunicazione scelta dalla lavoratrice avente diritto. L’esonero contributivo totale previsto dalla Legge di Bilancio 2024 per le lavoratrici con almeno 2 figliè alternativo a quello destinato alla generalità dei lavoratori subordinati (art. 1, commi 180-182, legge di Bilancio 2024; circolare INPS n. 11/2024), che si applica nella misura del: - 6% in caso di retribuzione imponibile lorda inferiore a 2.692 euro mensili; - 7% in caso di retribuzione imponibile lorda inferiore a 1.923 euro mensili, Riflessi sulla compilazione dell’Uniemens Il datore di lavoro deve seguire due diverse procedure di compilazione dell’Uniemens a seconda dell’opzione di comunicazione scelta dalla dipendente avente diritto all’esonero: A Dati comunicati all’aziendaUna volta ricevuta la richiesta da parte della lavoratrice, con l’indicazione del numero dei figli e dei relative codici fiscali, I datori di lavoro possono indicare: - nell’elemento “Contributo” la contribuzione dovuta calcolata sull’imponibile previdenziale del mese; - nell’elemento “CodiceCausale” il valore “ELA3” o “ELA2”; - nell’elemento “IdentMotivoUtilizzoCausale” per due volte, il codice fiscale del primo e del secondo figlio, qualora si intenda fruire del codice ELA2 oppure i codici fiscali di tre figli nei quali deve obbligatoriamente essere inserito il CF del figlio più piccolo, qualora si intenda fruire del codice ELA3, madre di almeno tre figli; - - nell’elemento “TipoIdentMotivoUtilizzo” deve essere inserito il valore “CF_PERS_FIS” nel caso in cui venga inserito il codice fiscal; - nell’ elemento “AnnoMeseRif” deve essere indicato l’AnnoMese di riferimento del conguaglio; - nell’elemento “ImportoAnnoMeseRif” l’importo conguagliato, relativo alla specifica competenza. B) dati comunicati tramite utility INPSIl datori di lavoro deve indicare: - nell’elemento “Contributo” la contribuzione dovuta calcolata sull’imponibile previdenziale del mese; - nell’elemento “CodiceCausale” il valore “ELA2” oppure “ELA3”; - nell’elemento “IdentMotivoUtilizzoCausale” il valore “N”; - - nell’elemento “TipoIdentMotivoUtilizzo” Nessun dato; - nell’ elemento “AnnoMeseRif” deve essere indicato l’AnnoMese di riferimento del conguaglio; - nell’elemento “ImportoAnnoMeseRif” l’importo conguagliato, relativo alla specifica competenza.N.B. Questa modalità di compilazione è valida in Uniemens già da prima che la lavoratrice abbia presentato istanza di fruizione con la nuova utility.Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/05/07/sgravio-madri-istanza-posticipata-pena-revoca

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