L’accordo sui navigator si basa su un piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive triennale, con risorse aggiuntive, rispetto a quelle previste dalla legge di Bilancio 2019. ANPAL servizi assumerà 3.000 navigator con contratti di collaborazione a tempo determinato; le risorse previste per gli altri 3.000 saranno ripartite tra le Regioni. Dal 2021 le regioni sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato 7.600 unità di personale per centri per l'impiego. Ma potranno anticiparne una parte al 2020, oltre allo sblocco di 4.000 assunzioni previste dalla legge di Bilancio, attraverso concorsi su base regionale.

Prosegue l’esame da parte delle Commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 4/2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.

Su 810 emendamenti presentati ne sono stati dichiarati inammissibili per estraneità di materia, circa 130. Tra i diversi correttivi esclusi vi sono quelli relativi alle novità legate ai rider, i fattorini delle consegne e domicilio.

L’inizio dell’esame in Aula è previsto nella seduta di lunedì 18 marzo.

L’intesa raggiunta tra Governo e rappresentanti delle Regioni sui navigator ha ricevuto parere positivo da parte di Regioni ed Enti locali in Conferenza Unificata e, da quanto si apprende, verrà recepito in uno specifico emendamento.

Come ha sottolineato il Ministro Di Maio, con lo stanziamento di un miliardo di euro per i centri per l'impiego è il momento di avviare le politiche attive per il lavoro.

Secondo quanto dettagliato dalle Regioni, l’accordo si basa su tre capisaldi:

- un piano straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive triennale, con risorse aggiuntive, rispetto a quelle previste dalla legge di Bilancio 2019, per 160 milioni per il 2019, 250 milioni per il 2020 e 50 milioni per il 2021;

- ANPAL servizi assumerà 3.000 navigator (dai 6mila iniziali) con contratti di collaborazione a tempo determinato, mentre le risorse previste per gli altri tremila saranno ripartite tra le Regioni;

- dal 2021 le regioni sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato 7.600 unità di personale per centri per l'impiego. Ma potranno anticipare al 2020 una parte di queste assunzioni, oltre allo sblocco delle 4 mila assunzioni previste dalla legge di Bilancio, attraverso concorsi su base regionale.

Le regioni ottengono poi un coinvolgimento diretto nella selezione (condivisa) e nella gestione operativa di questi tutor, che dovranno operare al fianco del personale dei centri per l’impiego (gestiti dalle regioni) per guidare i beneficiari del reddito di cittadinanza verso il reinserimento occupazionale.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2019/03/13/reddito-cittadinanza-emendamento-intesa-governo-regioni-navigator