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Archivio newsConte: l’accordo sulla nuova Via della Seta ha natura esclusivamente commerciale
Alla Camera dei Deputati per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2019, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in relazione al Memorandum d'intesa con la Cina sulla "Via della Seta": l’accordo, ha ribadito il Premier, ha natura esclusivamente commerciale e non comporta rischi per la sicurezza nazionale. Pur sottolineando che, in termini di politica estera, non viene in nessun modo messa in discussione la linea euro-atlantica dell'Italia, Conte ha rivendicato la piena legittimità dell’accordo che si giustifica proprio alla luce dei nostri interessi nazionali per potenziare il nostro export verso un mercato di enormi dimensioni.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo 2019 e in relazione al Memorandum d'intesa con la Cina sulla "Via della Seta".
Il Premier ha sottolineato la necessità di una visione di lungo periodo dell’Europa a cui l’Italia vuol porre rimedio rilanciando una idea di Europa protagonista nel mondo.
Per quel che riguarda il budget dell’Eurozona, Conte ha ricordato come è aperta la discussione in seno all’Eurogruppo sulla definizione di uno strumento di bilancio per la competitività e la convergenza. La questione è molto delicata per i nostri interessi nazionali, ha proseguito, rimarcando come per il nostro Paese è senz'altro prioritario che tale strumento sia di dimensioni adeguate (prevedendo anche una sua capacità di prendere a prestito sui mercati finanziari), offra un vero supporto a investimenti e riforme, abbia funzioni anti-cicliche e di stabilizzazione e, attenzione, non sia sottoposto a condizionalità che finiscano per penalizzare quegli Stati Membri che più hanno bisogno di riforme strutturali e investimenti".
Per quel che riguarda il molto discusso accordo sulla nuova via della Seta fra Italia e Cina, il Premier ha sottolineato come abbia natura esclusivamente commerciale e ha rassicurato sulla assenza di rischi per la sicurezza nazionale.
Ha sottolineato poi come in termini di politica estera non viene in nessun modo messa in discussione la linea euro-atlantica dell'Italia. Ha poi rivendicato la piena legittimità dell’accordo che si giustifica proprio alla luce dei nostri interessi nazionali per potenziare il nostro export verso un mercato di enormi dimensioni.
Il Presidente del Consiglio ha poi evidenziato come nella view del Governo i nostri porti e i nostri scali commerciali non saranno bypassati dai nuovi traffici, ma potranno anch'essi godere, a pieno titolo, dei vantaggi economici e valorizzare la loro posizione geografica di "terminali naturali" di questa nuova Via della Seta.
Ha poi ricordato come altri Paesi hanno già siglato intese simili.
Il memorandum imposta con estrema chiarezza la collaborazione sulla Belt and Road Initiative in raccordo con i principi dell'Agenda 2030, l'Agenda 2020 di cooperazione UE-Cina e la Strategia UE per la connettività euroasiatica, capisaldi dell'approccio UE verso la Cina. Esso promuove inoltre con forza i principi, condivisi in ambito europeo, di mutuo vantaggio, reciprocità, trasparenza, sostenibilità, tutela della proprietà intellettuale, la creazione di un vero "level playing field".
Il Governo italiano opererà poi, anche nell'ambito della Belt and Road Initiative, un attento monitoraggio delle singole iniziative di collaborazione che saranno avviate a valle del Memorandum, per garantire che anch'esse siano promosse con attenzione alla difesa degli interessi nazionali, alla protezione delle infrastrutture strategiche, anche nel digitale, e prevenendo il trasferimento di tecnologie in settori sensibili