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Diritto d’autore: l’Europarlamento approva la riforma

Approvata dal Parlamento Europeo la direttiva contenente le nuove norme UE sul copyright. La direttiva intende garantire la libertà di espressione e mira a rafforzare la posizione degli autori nell'ambito delle negoziazioni con le grandi piattaforme web consentendo a scrittori, giornalisti, cantanti, musicisti e attori di negoziare accordi più vantaggiosi con produttori o editori. Il testo adottato dal Parlamento europeo dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio dell'Unione europea e poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE.

Con un comunicato stampa del 26 marzo 2019, il Parlamento Europeo comunica che i deputati hanno approvato, con 348 voti favorevoli, 274 contrari e 36 astensioni, la direttiva recante le nuove norme UE sul copyright, che consentiranno a creatori ed editori di notizie di negoziare accordi più vantaggiosi con i giganti del web.

Andrus Ansip, Vicepresidente per il Mercato unico digitale, e Mariya Gabriel, Commissaria per l'Economia e la società digitali, hanno espresso soddisfazione in una dichiarazione congiunta: "Accogliamo con favore l'approvazione della direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale da parte del Parlamento europeo. Questa direttiva tutela la creatività nell'era digitale e consente ai cittadini europei di beneficiare di un più ampio accesso ai contenuti e di nuove garanzie che proteggono appieno la loro libertà di espressione online. Le nuove regole rafforzeranno i nostri settori creativi, che danno lavoro a 11,65 milioni di persone e rappresentano il 6,8% del PIL, con un valore pari a 915 miliardi di € l'anno”.

Uno degli obiettivi della direttiva è quella di dare la possibilità ai titolari dei diritti, in particolare musicisti, artisti, interpreti e sceneggiatori (creativi) e editori di notizie, di negoziare accordi migliori sulla remunerazione derivata dall'utilizzo delle loro opere presenti sulle piattaforme Internet.

Le piattaforme Internet saranno direttamente responsabili dei contenuti caricati sul loro sito, dando automaticamente agli editori di notizie il diritto di negoziare accordi per conto dei giornalisti sulle informazioni utilizzate dagli aggregatori di notizie. Queste maggiori responsabilità delle società online faranno aumentare le possibilità dei titolari dei diritti di ottenere accordi di licenza equi, ricavando in tal modo una remunerazione più giusta per l'uso delle loro opere sfruttate in forma digitale.

Internet deve rimanere uno spazio dilibertà di espressione ma la direttiva contiene delle disposizioni per evitare che gli aggregatori di notizie ne abusino.

Lo "snippet" può quindi continuare ad apparire in un newsfeed di Google News, ad esempio, o quando un articolo è condiviso su Facebook, a condizione che sia "molto breve".

Il caricamento di opere protette per citazioni, critiche, recensioni, caricature, parodie o pastiche è stato protetto ancor più di prima, garantendo che meme e GIF continuino ad essere disponibili e condivisibili sulle piattaforme online.

La direttiva inoltre dispone che il caricamento di opere su enciclopedie online in modo non commerciale come Wikipedia, o su piattaforme software open source come GitHub, sarà automaticamente escluso dal campo di applicazione della direttiva. Le piattaforme di nuova costituzione (start-up) saranno soggette a obblighi più leggeri rispetto a quelle più consolidate.

Autori, artisti, interpreti o esecutori potranno chiedere alle piattaforme una remunerazione aggiuntiva per lo sfruttamento dei loro diritti qualora la remunerazione originariamente concordata fosse sproporzionatamente bassa rispetto ai benefici che ne derivano per i distributori.

L'accordo mira a facilitare l'utilizzo di materiale protetto da diritti d'autore per la ricerca che si basa sull'estrazione di testi e dati, eliminando così un importante svantaggio competitivo che i ricercatori europei si trovano attualmente ad affrontare. Le restrizioni del diritto d'autore non si applicheranno ai contenuti utilizzati per l'insegnamento e la ricerca scientifica.

Sarà inoltre consentito l'utilizzo gratuito di materiale protetto da copyright per preservare il patrimonio culturale.

Spetterà agli Stati membri, nelle prossime settimane, approvare la decisione del Parlamento. L’accordo entrerà in vigore due anni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/03/27/diritto-autore-europarlamento-approva-riforma

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