News
Archivio newsEquo compenso: lanciata la petizione #iononlavorogratis
Confprofessioni, Acta, Apiqa Cgil e vIVAce hanno lanciato la petizione #iononlavorogratis per chiamare a raccolta professionisti e freelance “per dire no al lavoro gratuito o sottopagato”. La petizione ha già raccolto le firme di oltre 200 dirigenti delle professioni ordinistiche e delle associazioni professionali. Inoltre, i promotori della mobilitazione sollecitano il Governo affinché venga data immediata attuazione alla norma sull'equo compenso per i professionisti.
“Confprofessioni, Acta, Apiqa Cgil e vIVAce chiamano a raccolta tutti i professionisti e freelance italiani per dire no al lavoro gratuito o sottopagato”.
Dai promotori della mobilitazione arriva poi l’appello al Governo - e a tutte le forze politiche - affinché venga data immediata attuazione alla norma sull'equo compenso per i professionisti, introdotta dalla legge di Bilancio 2018.
E’ quanto si legge nel comunicato stampa del 3 aprile 2019 diramato da Confprofessioni.
La mobilitazione è stata originata dalla pubblicazione sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze di un avviso pubblico di manifestazione di interesse per incarichi di consulenza a titolo gratuito.
La petizione #iononlavorogratis, lanciata attraverso il sito Change.org, ha già raccolto le firme di oltre 200 dirigenti delle professioni ordinistiche e delle associazioni professionali.
“Favorire l'instaurarsi di rapporti a titolo gratuito fra istituzioni pubbliche e consulenti per trattare "tematiche complesse" genera un'idea di "metodo di scambio" inammissibile per l'immagine della libera professione indipendente”, sostengono in una nota congiunta le associazioni professionali.
L’obiettivo è correggere immediatamente l'avviso pubblico del MEF del 27 febbraio 2019 prevedendo compensi proporzionali alla qualità e alla quantità delle prestazioni professionali richieste, conformemente alla legge.
- Bando MEF: i professionisti si schierano per la tutela dell’equo compenso
-Incarichi gratuiti al MEF: nessuna lesione di equo compenso
Inoltre, Confprofessioni, Acta, Apiqa Cgil, vIVAce e Associazione Stampa Romana chiedono al Governo e Parlamento di farsi promotori di iniziative per dare immediata attuazione alla norma sull’equo compenso, partendo dalla definizione di criteri e parametri di riferimento per la determinazione del valore delle prestazioni per tutti i professionisti organizzati o meno in ordini e collegi.
Confprofessioni, Acta, Apiqa, vIVAce, comunicato stampa 03/04/2019