Confprofessioni accoglie con grande soddisfazione l’approvazione, da parte della Regione Lazio, della legge sull’equo compenso. Con un comunicato stampa dichiara che il risultato raggiunto nella regione capitolina è un esempio che le altre regioni e soprattutto il Governo dovrebbero seguire. Si tratta di un importante risultato concreto che giunge il giorno dopo l’incontro tenuto dal Presidente Stella con il vicepremier Luigi Di Maio.

Arriva da Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio, l’invito al Governo e alle altre Regioni di prendere esempio dal Lazio che ieri ha approvato la legge sull'equo compenso, riconoscendo il valore del lavoro professionale e garantendo la giusta remunerazione della prestazione resa sia alle amministrazioni regionali che ai soggetti privati. Nel contempo Dili rilancia la petizione su Change.org, promossa da Confprofessioni insieme con Acta, Apiqa e Vivace per chiedere l'immediata attuazione della norma sull'equo compenso a livello nazionale. Contrastare una realtà che crea grave disagio ai professionisti, soprattutto ai giovani e alle donne, è una priorità che Confprofessioni si sta impegnando a difendere a tutti i livelli

“La legge regionale sull'equo compenso rappresenta anche una vittoria per Confprofessioni Lazio che ha accompagnato passo dopo passo l'iter del provvedimento con una visione aperta e inclusiva – ha commentato Dili - raggiungendo l'obiettivo di estendere l'equo compenso a tutti i liberi professionisti, anche quelli non organizzati in ordini professionali. D'ora in avanti, almeno nel Lazio, i bandi e gli incarichi professionali delle amministrazioni locali dovranno tener conto del valore economico della prestazione di un professionista, pena la sospensione del procedimento amministrativo o l'annullamento delle autorizzazioni a chi non paga il professionista”.

Confprofessioni, comunicato stampa, 04/04/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-autonomo/quotidiano/2019/04/05/equo-compenso-regione-lazio-approva-legge-tutela-liberi-professionisti