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Banche UE: verso l’aumento dei prestiti alle piccole e medie imprese

Il Parlamento europeo ha compiuto un passo significativo verso la riduzione dei rischi nel sistema bancario e il completamento dell'Unione bancaria. Le norme approvate disciplinano i requisiti prudenziali di capitale e la procedura ceh le banche devono seguire per affrontare le perdite. Ciò dovrebbe contribuire a rilanciare l'economia dell'UE, aumentare la capacità di prestito per le piccole e medie imprese e creare mercati dei capitali più liquidi.

Il Parlamento ha approvato delle norme, già concordate in via informale con gli Stati membri, che riguardano i requisiti prudenziali di capitale e la procedura da seguire dalle banche che devono affrontare perdite muovendosi così, verso la riduzione dei rischi nel sistema bancario e il completamento dell'Unione bancaria.

In particolare, le norme prevedono che le banche di importanza sistemica dovranno disporre di un numero significativamente maggiore di fondi propri per coprire le loro perdite, al fine di rafforzare il principio del bail-in, ovvero le perdite imposte agli investitori bancari, ad esempio i detentori di obbligazioni, per evitare il fallimento e di ricorrere alla ricapitalizzazione finanziata con denaro pubblico.

Affinché le banche siano trattate in modo proporzionale, in funzione del loro profilo di rischio e dell'importanza sistemica, i deputati hanno assicurato che gli "istituti piccoli e non complessi" saranno soggetti a requisiti semplificati, in particolare per quanto riguarda la segnalazione e l'accantonamento di fondi per coprire eventuali perdite.

Inoltre, poiché le piccole e medie imprese (PMI) presentano un rischio sistemico inferiore rispetto alle grandi imprese, i requisiti patrimoniali per le banche saranno inferiori quando erogano prestiti alle PMI. Ciò dovrebbe tradursi in un aumento dei prestiti alle piccole e medie imprese.

Per far fronte alle perdite, le banche dovranno istituire una tabella di marcia che consenta loro di detenere capitale e cauzioni sufficienti così da non ricorrere al salvataggio a spese dei contribuenti.

Infine, il Parlamento ha fissato delle disposizioni per tutelare i piccoli investitori dal detenere debiti bancari ammessi al bail-in, come le obbligazioni emesse da una banca, quando non rappresentano uno strumento finanziario adatto per loro.

Con al nuova normativa sarà possibile applicare un "potere di moratoria" con cui saranno sospesi i pagamenti delle banche in difficoltà. Questo potere può essere attivato in due casi:

- se viene accertato che la banca rischia il dissesto;

- se non sono immediatamente disponibili misure preventive.

L’autorità preposta alla risoluzione delle crisi potrà stabilire se sia nell'interesse pubblico mettere la banca in liquidazione o in insolvenza.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/banche/quotidiano/2019/04/17/banche-ue-aumento-prestiti-piccole-medie-imprese

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