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Archivio newsLa Spagna va al voto anticipato. E arriva il rating di S&P sull’Italia
Settimana di trimestrali per le corporation americane: martedì escono i dati di Twitter, il giorno dopo quelli di Boeing. Venerdì Standard & Poor’s rivede il giudizio sul Regno Unito e il nostro Paese
Sono passate sei settimane dal disastro aereo costato la vita alle 157 persone a bordo del 737 Max dell’Ethiopian Airlines. Pochi mesi prima, in ottobre, un velivolo della stessa “famiglia” era precipitato in Indonesia. Due catastrofi legate agli identici problemi di malfunzionamento che costeranno a Boeing molto più dei già consistenti ribassi di Borsa. Le stime dicono che il gruppo potrebbe dover pagare fino a un miliardo di dollari ai familiari delle 346 vittime dei due incidenti. A questa somma, si aggiungeranno i danni derivanti dallo stop del modello in tutto il mondo e alle cancellazioni degli ordini: qualche altro miliardo. Dalla trimestrale in approvazione oggi, si dovrebbero incominciare a vedere gli affetti sul bilancio 2019.
Altro giro di previsioni in Germania, altra roulette per gli analisti. Oggi tocca all’Ifo, che misura la fiducia tra gli imprenditori, e davvero le stime ormai assomigliano a scommesse. La rilevazione precedente, quella di marzo, ha mostrato un indice in leggera salita – da 98,5 a 99,6 – contro attese che puntavano su un calo al 98,3. Idem, martedì scorso, per il “barometro” del clima tra gli investitori, calcolato dall’istituto Zew: le previsioni (sempre per aprile) lo davano in miglioramento, dai -3,6 punti di marzo a +0,5, ma si sono rivelate lontanissime dal +3,1 effettivo. Che fa un po’ a pugni con quel che il governo di Angela Merkel ha comunicato il giorno dopo, mercoledì 17: crescita del Pil 2019 rivista è tagliata allo 0,5%.
In Italia si festeggia la Liberazione: un lunghissimo ponte, tra Pasqua e il Primo maggio, in cui solo la politica da campagna elettorale non chiuderà. All’estero, si lavora normalmente. Anche a Bruxelles (che le ultime settimane prima delle Europee le vive, per chiare ragioni, in tutt’altro modo). L’agenda, oggi, prevede il primo vertice Ue-Giappone dopo l’entrata in vigore dell’Epa, l’accordo bilaterale di libero scambio. Sarà ovviamente il primo punto all’ordine del giorno del summit tra Donald Tusk, Jean-Claude Juncker e il premier giapponese Shinzo Abe.
A qualcuno, nel Palazzo, probabilmente rovinerà il ponte festivo. Arriva il giudizio di Standard & Poor’s, che nella precedente analisi sull’Italia aveva lasciato invariato il rating ma portando in parallelo l’outlook in negativo. Dettaglio geopolitico: altre a noi, oggi, sotto la lente di S&P ci sarà la Gran Bretagna. L’altro Paese osservato speciale – causa Brexit, in questo caso – dell’economia europea.
La Spagna va al voto anticipato, dopo la bocciatura della legge di bilancio, e ci va nel totale caos politico. Fin qui tutti i principali istituti demoscopici concordano sul nome del vincitore: Pedro Sanchez, il premier uscente. Il suo partito, il Psoe, sarebbe in vantaggio di almeno dieci punti percentuali sul Partito popolare. I socialisti potrebbero però non avere la maggioranza sufficiente a consacrare un nuovo governo Sanchez. Tra i voti del Ppe e grazie all’exploit di Vox, in Parlamento la meglio potrebbe averla la coalizione di centrodestra.