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Archivio newsAutoliquidazione INAIL, Bonus Sud e ANF: i Consulenti del Lavoro chiedono proroghe e certezze
I Consulenti del lavoro hanno manifestato, in una missiva inviata dalla Presidente Marina Calderone al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio, il profondo disagio che i professionisti del settore stanno affrontando a fronte delle novità che quest’anno hanno interessato alcuni istituti, anche a seguito dei ritardi con cui le pubbliche amministrazione interessate stanno provvedendo ad adeguarsi alle stesse. La categoria chiede, in particolare, una proroga della scadenza relativa all’autoliquidazione INAIL,
All’incontro informale in cui è stato dettagliatamente rappresentato lo stato di forte disagio in cui la categoria è costretta a lavorare, nell’interesse di imprese e lavoratori, la Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, ha scritto al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.
Oltre alle difficoltà connesse all’applicazione immediata della riforma che ha interessato le tariffe INAIL, al fine di rispettare la scadenza, fissata al prossimo 11 maggio, per l’autoliquidazione dei premi, è necessario fare i conti con il blocco dell’erogazione degli Assegni per il Nucleo Familiare e con il rifiuto, da parte dell’Anpal, di concedere il Bonus Sud a chi ha effettuato assunzioni nei primi quattro mesi dell’anno.
I Consulenti del Lavoro chiedono una prorogare dei termini per le denunce di autoliquidazione dei premi INAIL, in considerazione “delle difficoltà e dei disagi riscontrati delle imprese assistite a causa dei ritardi da parte dell’Inail nel rendere disponibili ai datori di lavoro gli elementi necessari per il calcolo del premio assicurativo dopo la revisione delle tariffe introdotta dalla Legge di Bilancio 2019”.
Sono poche infatti le aziende che hanno ricevuto, entro il 31 marzo, gli elementi necessari per procedere all'autoliquidazione e numerose sono le situazioni di non conformità fra le attività svolte e quelle risultanti dalla nuova classificazione, mettendola a serio rischio programmazione dei flussi finanziari aziendali, in particolare nelle imprese di piccola dimensione.