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Smart working sempre più diffuso negli studi professionali

Studi professionali sempre più digitalizzati e attenti a nuove e più flessibili forme di organizzazione del lavoro, prima fra tutte lo smart working. E’ quanto emerge dallo studio condotto dall’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano, presentato dall'ODCEC del capoluogo lombardo per la “Settimana del Lavoro Agile”, che ha intervistato oltre 4.000 studi di commercialisti, ma anche di consulenti del lavoro e avvocati. Nell’era digitale collegarsi da remoto e lavorare da casa accresce la produttività e migliora le condizioni di vita dei lavoratori dipendenti ma anche degli stessi professionisti.

Cresce il ricorso allo smart working da parte degli studi dei commercialisti, con rilevanti impatti positivi sulle condizioni e sulle prestazioni di lavoro: la ricerca condotta dall’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale del Politecnico di Milano è stata presentata il 21 maggio 2019 durante l’evento “Il lavoro negli studi professionali e nelle PMI: i nuovi paradigmi nell’era digitale” organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (ODCEC) di Milano per la “Settimana del Lavoro Agile” promossa dal Comune di Milano.

L’indagine del Politecnico è stata realizzata su un campione totale di 4.113 studi professionali sparsi in tutto il territorio nazionale, cui sono state chieste notizie in relazione al ricorso al lavoro agile e all’impatto di questo sulla loro attività.

Ricorso allo smart working

Oltre la metà degli studi di commercialisti consente di lavorare in mobilità, collegandosi al gestionale dello studio (29% solo ai professionisti, 22% anche ai dipendenti) e soltanto un quarto degli intervistati ha escluso un futuro ricorso allo smart working. La comparazione con le altre professioni mostra che anche tra gli avvocati e i consulenti del lavoro il 49% consente di lavorare in smart working, mentre la percentuale sale al 64% negli studi multidisciplinari.

Soltanto il 5% degli studi dei commercialisti, però, conta dipendenti che lavorano regolarmente da casa.

Effetti positivi

I miglioramenti principali sul lavoro delle persone che usufruiscono dello smart working riguardano la produttività (44%), il livello di autonomia (37%), l’efficacia del lavoro (33%) e la gestione delle urgenze (27%).

ODCEC di Milano, comunicato stampa 21/05/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/professioni/quotidiano/2019/05/22/smart-working-diffuso-studi-professionali

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