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Archivio newsL’intelligenza artificiale secondo Amazon. Ue e Italia, sale la tensione
Dopo il Giappone, lunedì Donald Trump fa visita a Londra al premier Theresa May in procinto di lasciare l’incarico. Giovedì, conferenza stampa di Mario Draghi alla Bce.
“Siamo all’inizio di una nuova età dell’oro dell’Intelligenza Artificiale… e abbiamo soltanto incominciato a scalfire la superficie del possibile”. La frase di Jeff Bezos compare, ben evidenziata, sul blog di Amazon. La pagina è quella di Re:Mars, la conferenza che il gruppo organizza a Las Vegas da oggi a venerdì. Non è la prima volta in assoluto: prima si chiamava semplicemente “Mars” - che sta per Machine Learnig, Automazione, Robotica, Spazio” - e da un paio d’anni riuniva i massimi esperti del settore. Era però un evento esclusivo, accessibile solo su invito. Ora sarà un po’ più aperto, per quanto sempre destinato agli addetti ai lavori: manager, ricercatori, sviluppatori cui Bezos promette che “impareranno come l’Intelligenza Artificiale possa migliorare l’esperienza dei clienti, rendere le aziende più efficienti, restare in contatto con la clientela utilizzando nuovi servizi e interfacce”. C’è qualcuno che possa dirsi disinteressato?
Non conta che la Commissione Ue sia “in uscita”: oggi discuterà comunque, con pieni poteri, la procedura d’infrazione contro l’Italia per eccesso di debito. Potrebbe costarci una sanzione da 3,5 miliardi, e infatti le polemiche Roma-Bruxelles sono ripartite ancor prima della lettera con la “richiesta di chiarimenti” ricevuta da palazzo Chigi a metà settimana. Si riferiva soltanto a questo, Giancarlo Giorgetti, quando (prima delle Europee in cui la Lega ha trionfato) ha pronosticato “in giugno verrà la grandine”?
Riunione di politica monetaria a Vilnius, e successiva conferenza stampa di Mario Draghi, in un clima in cui nelle Cancellerie e negli stessi corridoi della Bce si guarda più alla successione del presidente che agli aumentati rischi attorno alla già incerta crescita europea. Riflettori perciò su Jens Weidmann, il tedesco che dall’inizio corre per prendere il posto di Draghi e che torna a essere favorito. La scacchiera delle nomine istituzionali in Europa – Commissione in testa – potrebbe però complicare ancora la sua partita e riaccendere le chance degli altri candidati, a partire dai Governatori di Francia e Finlandia. François Villeroy e Olli Rehn. Anche per questo Weidmann il Falco ha un po’ cambiato registro, sulle misure adottate dalla Bce della presidenza Draghi: senza quelle, ha ammesso nei giorni scorsi, «la crescita sarebbe stata più debole». Ora che quella crescita è di nuovo in bilico, ipotecata dai dazi di Donald Trump e dal trascinarsi della Brexit, Francoforte ribadirà la linea: tassi fermi per tutto l’anno.
Il G20 si riunirà a Osaka a fine mese. Lo anticipa, come sempre, il summit dei ministri delle Finanze e dei Governatori. Avranno molto di cui discutere: a partire, ovviamente, dalle guerre commerciali e conseguente rallentamento della crescita globale.