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Crediti bancari deteriorati: la UE proroga la garanzia statale

Via libera dalla Commissione UE all’estensione, fino al 27 maggio 2021, delle GACS, lo schema di garanzia italiano che agevola la cartolarizzazione dei crediti deteriorati – Npl. Si tratta della terza proroga, dopo le autorizzazioni del febbraio 2016 e dell’agosto 2018. L’intervento dell’UE è senz’altro un fatto positivo, perché fornisce alle banche uno strumento in più per la gestione delle sofferenze, a cui si aggiunge, in tempi relativamente recenti, l’intervento diretto della società di gestione degli attivi per la gestione dei crediti deteriorati, controllata direttamente dal Tesoro.

La Commissione UE ha approvato la proroga delle GACS (Fondo di Garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze), il regime di garanzia statale per agevolare la cartolarizzazione dei crediti bancari in sofferenza.

Si tratta della terza proroga, dopo l’iniziale autorizzazione avvenuta nel febbraio 2016 ed una proroga nell’agosto 2018 e la misura appena approvata consentirà l’utilizzo delle stesse fino al 27 maggio 2021.

Tale estensione è salutata con favore dal sistema bancario italiano, poiché aiuta le banche alle prese con uno sforzo senza precedenti per riportare i cosiddetti non performing loan (Npl) a livelli sostenibili.

Nell’autorizzare l’estensione la Commissione UE ha rilevato che la garanzia fornita dallo Stato sui debiti senior non si configura come aiuto di Stato quando è prestata a fronte di un compenso di mercato, simile cioè alla remunerazione che sarebbe richiesta da un operatore privato per una garanzia similare.

Di seguito si approfondiscono i vantaggi e i vincoli relativi alle GACS e quale può essere il riflesso sull’operatività bancaria nei prossimi due anni.

Negli ultimi anni anche grazie al fondo statale di garanzia, il sistema bancario ha intrapreso un percorso virtuoso che ci consegna una situazione meno critica rispetto al passato. Dal febbraio 2016 a fine 2018 le cessioni di crediti deteriorati hanno superato gli 80 miliardi di euro e di questi, 51 miliardi sono stati accompagnati dalle GACS, attivate per 17 volte nel periodo.

La riduzione delle sofferenze è avvenuta ovviamente anche con risorse interne. Si è cercato infatti di creare strutture efficienti di recupero e, laddove possibile, riportare in bonis i crediti. Quest’opzione tuttavia non ha consentito un rapido smaltimento dello stock di non performing loan e può essere esperita agevolmente solo da istituti in salute e con ottimi requisiti di capitale (gli Npl hanno un assorbimento importante del capitale della banca).

L’altra opzione è più drastica e più rapida. Cedere il credito a società specializzate o tramite veicoli creati ad hoc per la cartolarizzazione e la cessione dei crediti, gli special purpose vehicle.

Quello delle cessioni di sofferenze si è rivelato un business non da poco per i gestori di attivi che hanno intravisto la possibilità di recuperi ben più importanti del prezzo pagato sugli Npl, a fronte della necessità degli istituti bancari di dismettere in tempi brevi.

In questo contesto nel 2016 l’allora ministro Padoan e il commissario UE Vestager raggiungono un accordo, poi formalizzato nel febbraio dello stesso anno, che prevede la garanzia statale per la parte senior dei crediti cartolarizzato (GACS).

Una società veicolo per la cartolarizzazione, di natura privata, acquista dalla banca i crediti in sofferenza, che vengono raggruppati e cartolarizzati per essere venduti ad investitori interessati.

I crediti cartolarizzati presentano diversi livelli di rischio legati alla probabilità di rimborso e per questo si distinguono i titoli “junior”, con limitate possibilità di rimborso, i titoli “mezzanine”, con rischio intermedio, e i titoli “senior”, a minor rischio di recupero.

Lo Stato può garantire il solo credito senior. Un’agenzia di rating indipendente approvata dalla BCE dovrà peraltro garantire che i titoli che compongono la tranche senior sono di qualità creditizia elevata (investment grade).

Perché non si configuri aiuto di Stato, tuttavia, sono necessari altri due requisiti, relativi all’accoglimento del mercato e al compenso percepito per la prestazione di garanzia:

1. quanto al primo punto, deve essere il mercato stesso a testare e confermare la distribuzione del rischio della cartolarizzazione. La GACS diventerà effettiva solo dopo che almeno metà della tranche junior è stata distribuita tra gli operatori interessati;

2. quanto al compenso, la garanzia prestata dallo Stato deve essere remunerata con una commissione adeguata, allineata ai prezzi di mercato. Per garantire l’equità del pagamento è preso a riferimento un paniere di prezzi di CDS (in estrema sintesi premi di assicurazione per il rischio di default) quotati da società residenti in Italia;

La proroga delle GACS è senz’altro un fatto positivo, perché fornisce alle banche uno strumento in più per la gestione dei crediti deteriorati. A questo peraltro si è aggiunta in tempi relativamente recenti l’intervento diretto della Società di gestione degli attivi (SGA), società attiva nella gestione dei crediti deteriorati controllata direttamente dal Tesoro.

Entrambi gli interventi statali forniscono opzioni in più per gli istituti alle prese con la gestione dei dossier critici, restando all’interno delle regole europee.

Questi strumenti, tuttavia, non possono che essere solo una parte della soluzione, che va cercata invece in un piano industriale coerente da parte degli istituti coinvolti, che punti all’efficienza del credito e ad un presidio più efficace dei rischi.

Ridurre lo stock di Npl presuppone innanzitutto che non si aggiungano nuove sofferenze in magazzino e pertanto una struttura decisionale adeguata ed efficiente per il nuovo credito. Richiede in secondo luogo un’attenta valutazione delle sofferenze pregresse e un approccio strutturato nell’attività di smaltimento che sappia utilizzare tutti gli strumenti, compresi quelli forniti dal mercato.

Va considerato peraltro che entrambi gli aiuti di Stato menzionati non possono generare vantaggi indebiti per l’istituto che ne richiede l’intervento, se è vero che secondo il criterio UE sugli aiuti di Stato sono consentiti solo aiuti “a prezzo di mercato”. E ciò vale sia, come già visto, per il compenso sulle garanzie prestate dallo Stato, sia per l’acquisto di crediti deteriorati da parte di SGA.

In questa cornice le GACS insieme al contributo parallelo della SGA possono avere un ruolo non secondario nell’accelerare il processo di ritorno alla normalità.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/banche/quotidiano/2019/06/10/crediti-bancari-deteriorati-ue-proroga-garanzia-statale

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