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Archivio newsLavoratori di pubblica utilità: contribuzione figurativa riconosciuta d’ufficio
L’INPS, nel recepire le disposizioni dettate dalla Corte di Cassazione e le indicazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha riconosciuto, con il messaggio n. 2212 del 2019, l’opportunità che sia l’incremento dell’assegno che la rivalutazione dello stesso trovino applicazione anche per i lavori di pubblica utilità, in quanto “lavori socialmente utili”.
L’INPS, con il messaggio n. 2212 del 12 giugno 2019, interviene in materia del contenzioso emerso negli ultimi anni riguardo la gestione delle misure in favore dei lavoratori di pubblica utilità, in particolare riguardo la rivalutazione dell’assegno ASU e il riconoscimento della contribuzione figurativa per i lavoratori di pubblica utilità.
La Corte di Cassazione ha stabilito che si definiscono lavori socialmente utili tutti coloro che svolgono le attività aventi ad oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva.
Applicando il consolidato orientamento dalla Suprema Corte, il Ministero ha convenuto circa l’opportunità che sia l’incremento dell’assegno che la rivalutazione dello stesso trovino applicazione anche per i lavori di pubblica utilità, in quanto “lavori socialmente utili”. Ne deriva che la contribuzione figurativa deve essere riconosciuta anche per i lavori di pubblica utilità, limitatamente ai mesi per i quali l’Istituto ha corrisposto il relativo assegno.
Il conseguente adeguamento dell’importo dell’assegno LPU e il riconoscimento della contribuzione figurativa per tali periodi sarà svolto d’ufficio.
In merito alla possibilità di riconoscere la contribuzione figurativa anche per i periodi di prolungamento delle attività oltre i 12 mesi, svolti con oneri a carico degli Enti utilizzatori, l’Istituto si riserva di fornire ulteriori indicazioni.
INPS, messaggio 12/06/2019, n. 2212