News
Archivio newsLegge Concretezza: come cambia la Pubblica amministrazione
Norme per il contrasto all’assenteismo, ma anche misure volte ad accrescere l’efficienza degli enti della Pubblica amministrazione e nuove modalità di svolgimento dei concorsi pubblici. Sono gli assi portanti della legge Concretezza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il tutto ruota intorno al Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa, denominato “Nucleo della Concretezza”, istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, per la rilevazione delle presenze dei lavoratori presso la PA, viene stabilita l’adozione di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali.
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 22 giugno 2019 la legge n. 56 del 19 giugno 2019, Decreto concretezza, che reca nuove disposizioni riguardanti il lavoro alle dipendenze degli enti della Pubblica Amministrazione.
Il provvedimento contiene norme sul controllo delle presenze dei dipendenti pubblici, per il miglioramento dell’efficienza amministrativa e sulle modalità di svolgimento dei concorsi per l’assegnazione di nuovi posti di lavoro nell’ambito della P.A.
Il decreto Concretezza istituisce, presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Nucleo delle azioni concrete di miglioramento dell’efficienza amministrativa, denominato “Nucleo della Concretezza”. A questo organo è affidata la concreta realizzazione delle misure indicate nel Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, predisposto annualmente dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che prevede:
a) azioni dirette a garantire la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione, funzionamento, trasparenza e digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e la conformità dell’attività amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento;
b) azioni dirette a implementare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, con indicazione dei tempi per la realizzazione delle azioni correttive.
Il Nucleo, che opera anche in collaborazione con il Prefetto, si avvale di 53 unità di personale, di cui una con qualifica dirigenziale di livello generale e due con qualifica dirigenziale di livello non generale, reclutate. In particolare:
a) 23 unità individuate anche tra il personale delle altre amministrazioni pubbliche che è collocato in posizione di comando o fuori ruolo o altro analogo istituto previsto dai rispettivi ordinamenti;
b) 30 unità reclutate a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami.
Il decreto concretezza prevede l’adozione di sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali sulle modalità di trattamento dei dati biometrici.
Da tale previsione resta escluso il personale docente ed educativo degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative. Tuttavia, i dirigenti dei medesimi istituti, scuole e istituzioni sono soggetti ad accertamento esclusivamente ai fini della verifica dell’accesso.
Si prevede l’assunzione, a decorrere dall’anno 2019, di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. Ai Corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, al comparto della scuola e alle università si applica la normativa di settore.
Una specifica priorità è assegnata al reclutamento di figure professionali con elevate competenze in ma- teria di:
a) digitalizzazione;
b) razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministra- tivi;
c) qualità dei servizi pubblici;
d) gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento;
E’ prevista la possibilità di far precedere le prove di esame da una prova preselettiva, qualora le domande di partecipazione al concorso siano in numero superiore a due volte il numero dei posti banditi, somministrando quesiti a risposta multipla. Sia le prove preselettive che quelle d’esame potranno essere svolte e corrette anche mediante l’ausilio di sistemi informatici e telematici.
Il punteggio attribuito per titoli non può in ogni caso essere superiore ad un terzo del punteggio complessivo attribuibile.
Al fine di accelerare la composizione delle commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici, è istituito presso il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che lo gestisce e lo aggiorna, l’Albo nazionale dei componenti delle commissioni esaminatrici di concorso, articolato in sottosezioni su base regionale e per aree o settori tematici omogenei. L’iscrizione all’Albo ha durata di tre anni ed è rinnovabile per una sola volta.
Legge 19/06/2019 (G.U. n. 145 del 22/06/2019)