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Archivio newsInps e Governo contro evasione contributiva: in arrivo 5.000 nuove assunzioni
E’ necessaria un’azione sinergica e mirata a contrastare l’evasione contributiva: è quanto è emerso dalla relazione programmatica presentata dal Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INPS per il triennio 2020-2022. La relazione contiene anche i dati relativi alle domande presentate per l’accesso a Reddito e Pensione di cittadinanza e per Quota 100.
il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INPS ha presentato in data 4 luglio 2019 la relazione programmatica 2020-2022, da cui sono emersi dati rilevanti per quanto riguarda l’evasione contributiva: tramite le 17.710 ispezioni effettuate sono state identificate 14.034 aziende irregolari, 5.171 lavoratori in nero e 37.552 lavoratori irregolari.
Il presidente Guglielmo Loy, ha indicato tra gli obiettivi a breve termine il potenziamento delle attuali funzioni di vigilanza e dei controlli previsti.
Anche il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha anticipato l’effettuazione di oltre 5.000 nuove assunzioni all’INPS, con un tasso di sostituzione pari al 100%.
Le entrate più significative nel bilancio consuntivo 2018 dell’Inps sono rappresentate dai contributi pari a 231 miliardi e 166 milioni di euro e dai trasferimenti dal Bilancio dello Stato per 105 miliardi e 720 milioni di euro.
Alla data del 20 giugno 2019 risultano presentate 1.344.923 domande per il Reddito e la Pensione di cittadinanza, di cui risultano accolte poco più della metà. A riguardo, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha indicato tra gli obiettivi dell’Istituto quello di “valutare il modello gestionale applicato alla prima fase di erogazione delle prestazioni di Reddito e Pensione di cittadinanza al fine di individuare gli aspetti negativi, quelli che vengono valutati positivamente ed applicabili, anche per l’erogazione delle altre prestazioni”.
Diminuiscono le domande di Quota 100: il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha ricordato che il risparmio per 1,5 miliardi di euro derivante dal minor utilizzo di Quota 100 e Reddito e pensione di cittadinanza è stato già congelato nell’ambito dei conti pubblici.