Il ceo di Deutsche Bank, Christian Sewing, presenterà un duro quanto necessario piano di ristrutturazione dell’istituto di Francoforte, mentre venerdì la Federal Reserve illustrerà Monetary Policy Report alla Camera.

Si apre un altro tavolo di crisi tra le aziende italiane. Si tratta di Docomo Digital, impresa fiorentina di servizi informatici e micro pagamenti elettronici finita in difficoltà. Dovranno trovare un'alternativa alla procedura di licenziamento per 20 addetti, pari al 25% dell’organico totale, aperta nelle scorse settimane. E’ una nuova situazione critica, magari più piccola, ma che si aggiunge a una lunga lista: da Trevi a Pernigotti, passando per il caso Ilva. Giovedì 11 luglio seguirà il tavolo di crisi Whirlpool al Mise.

Nuovo round di dibattiti sul futuro della politica monetaria negli Stati Uniti. La Federal Reserve ha fissato per oggi l'audizione semestrale del presidente per la presentazione del Monetary Policy Report alla Camera. Sarà l’occasione per capire se la Banca centrale americana confermerà l’orientamento alla limatura dei tassi entro la fine dell’anno. L’ultimo intervento, molto cauto, è stato quello di Robert Kaplan (Fed di Dallas). Pochi giorni fa ha spiegato che un'eventuale mossa verso un maggiore stimolo dovrebbe essere controbilanciata da un aumento della regolamentazione per evitare l'insorgere di squilibri finanziari legati a un’ulteriore crescita dell'indebitamento delle imprese.

La Cassa di risparmio di Orvieto dovrebbe andare verso la vendita. Sul tavolo della Banca Popolare di Bari sarebbe infatti arrivata l'offerta vincolante del fondo finanziario Sri Group da 60 milioni di euro per rilevare il 74% circa dell'istituto di credito della Rupe. Una cessione che aiuterebbe la popolare pugliese alle prese con una impegnativa ristrutturazione. Oggi La Cassa proseguirà l’assemblea, riunita in seconda convocazione. Sarà l’occasione per fare un punto sull’operazione.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2019/07/06/bad-bank-50-miliardi-puntellare-deutsche-bank-politica-monetaria-fed