Sono 20mila le startup knowledge intensive nate in Lombardia tra il 2009 e il 2017. Dal Booklet Startup, curato dal Centro Studi di Assolombarda, in collaborazione con il Politecnico di Milano, che analizza le nuove iniziative imprenditoriali, nate nell’intervallo di nove anni considerato, appartenenti a settori definiti ad “alta intensità di conoscenza, emerge una grande dinamicità dell’imprenditoria in questo settore che contribuisce altresì, in maniera significativa, alla generazione di profitto e di posti di lavoro.

Con un comunicato stampa del 16 luglio 2019, Assolombarda informa che sono 20mila le startup knowledge intensive nate in Lombardia tra il 2009 e il 2017.

È questo un dato che emerge dal Booklet Startup, curato dal Centro Studi di Assolombarda, in collaborazione con il Politecnico di Milano, che analizza le nuove iniziative imprenditoriali, nate nell’intervallo di nove anni considerato, appartenenti a settori definiti ad “alta intensità di conoscenza”.

I dati rilevati fanno emergere una grande dinamicità dell’imprenditoria ad alto livello di conoscenza in Lombardia, che contribuisce in maniera significativa alla generazione di profitto e di posti di lavoro. Nel complesso, a livello europeo, Lombardia, Baden-Württemberg, Bayern, Cataluña e Rhône-Alpes rappresentano il 21,4% delle startup create in Italia, Germania, Francia e Spagna e la sola Lombardia conta per il 4,5%.

Stefano Venturi, Vicepresidente di Assolombarda con delega Attrazione Investimenti, Competitività Territoriale, Infrastrutture per la Logistica e Trasporti, Startup e Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia ha dichiarato che “Le startup knowledge intensive manifatturiere lombarde risultano capaci di grande slancio. Merito delle caratteristiche dell'ecosistema territoriale che mette a disposizione delle startup un fitto network integrato di multinazionali, grandi imprese, medie imprese a vocazione internazionale e piccole imprese familiari, con cui scambiare best practice, dialogare e fare business. Ora occorrono ulteriori misure e incentivi a sostegno delle nuove iniziative imprenditoriali che consentano alle nostre startup di superare la fase di avvio e di irrobustirsi con il passare degli anni.”

In particolare secondo Assolombarda è importante dare attuazione al Fondo Nazionale per l’Innovazione annunciato a inizio anno dal Ministro dello Sviluppo Economico necessario per incrementare il settore delle startup knowledge intensive ad alta crescita che, nel 2017, pur rappresentando solo il 6% del totale analizzato, ha prodotto ben il 72% del fatturato complessivo, impiegando il 41% degli addetti”.

Inoltre dall’analisi del Centro Studi di Assolombarda emerge che il numero di startup knowledge intensive nate in Lombardia è superiore a quello di Baden-Württemberg (13,6 mila) e Rhône-Alpes (16,9 mila), con un tasso di natalità pari a 38,6 startup lombarde nate ogni 100mila abitanti, superiore a quello delle regioni tedesche, che restano ben sotto le 30 startup.

Purtroppo deve essere anche evidenziato il punto di debolezza delle startup lombarde rappresentato dal tasso di sopravvivenza. Infatti, le startup sopravvissute a fine 2017 in Lombardia sono appena sopra all’80% contro il 90% di Baden-Württemberg, Bayern, Cataluña. E l’esito non cambia se si analizza il rischio chiusura, che in Lombardia si mantiene alto anche per le startup più mature, cioè quelle con 5-7 anni di vita. Basti pensare che il 4,4% delle startup al settimo anno rischia ancora di chiudere, invece le startup tedesche, già dopo il terzo anno di vita, registrano un crollo del rischio di chiusura che dal 3,5% scende all’1,0% circa al settimo anno di vita.

Assolombarda, comunicato stampa, 16/07/2019

Assolombarda, booklet startup ,16/07/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/07/17/startup-knowledge-intensive-settore-eccezionale-potenziale-crescita