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Archivio newsDDL semplificazioni in materia di lavoro: le indicazioni dei Consulenti del lavoro
Intervenire sull’apprendistato professionalizzante, rivisitando gli aspetti formativi sulla base delle indicazioni fornite dalla Corte Costituzionale in materia, con l’obiettivo di valorizzare la formazione on the job, riducendo al minimo, o addirittura eliminando, gli adempimenti burocratici connessi. È quanto ha chiesto il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro nel corso dell’audizione presso l’XI Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato sul ddl n.1338 di delega al governo per la semplificazione e la codificazione in materia di lavoro.
In data 30 luglio 2019 il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro è stato audito presso l’XI Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato sul ddl n.1338 di delega al governo per la semplificazione e la codificazione in materia di lavoro.
I consulenti del lavoro, pur condividendo le finalità perseguite dalla delega puntualizza quanto segue.
Si suggerisce la necessità di intervenire in particolare sull’apprendistato professionalizzante, rivisitando gli aspetti formativi sulla base delle indicazioni fornite dalla Corte Costituzionale in materia. L’obiettivo è quello di valorizzare maggiormente la formazione on the job attraverso l’affiancamento degli apprendisti da parte di tutor e personale specializzato, riducendo al minimo, o addirittura eliminando, gli adempimenti burocratici connessi alla formazione extra-aziendale, prevedendo altresì forme di omogeneizzazione di tali contenuti formativi oggi eccessivamente diversificati dalle varie regolamentazioni regionali.
In merito ai servizi per l'impiego, compreso il collocamento mirato, e di politiche del lavoro, si rende necessario, per assicurare una omogeneità dei servizi e delle prestazioni rese ai cittadini - non solo dai Centri per l’impiego ma da parte dell’intera rete integrata dei servizi per il lavoro pubblici e privati – delineando più compiutamente il ruolo del Ministero del Lavoro e dell’ANPAL quali organismi nazionali preposti a garantire standard minimi ed omogenei su tutto il territorio nazionale, non solo in termini di qualità della prestazione ma anche in termini di adempimenti e procedure.
I consulenti del lavoro condividono poi l’ipotesi di accorpare in un unico soggetto le funzioni oggi suddivise tra ANPAL, ANPAL Servizi e INAPP e la necessita di rivedere gli accordi di cooperazione applicativa tra i sistemi informativi dei diversi enti, al fine di individuare e mettere a disposizione di cittadini, imprese e intermediari modulistica ed informazioni omogenee e facilmente individuabili.
Condivisibili infine l’obiettivo di rivedere le regolamentazioni comunitarie (come ad esempio quella relativa agli incentivi all’occupazione) e la possibilità di consentire la detraibilità fiscale degli eventuali oneri regolatori che dovessero scaturire dall’emanazione di nuove normative.
Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, audizione 30/07/2019