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Archivio newsEmersione anticipata della crisi di impresa: le nuove regole e gli strumenti di allerta
Le disposizioni del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza introducono misure per favorire l’emersione e la gestione tempestiva della crisi, e in particolare riguardano: il rafforzamento degli aspetti organizzativi e dei doveri degli organi sociali in funzione di un’efficace rilevazione delle situazioni di crisi e di perdita di continuità aziendale; l’introduzione delle procedure di allerta e composizione assistita della crisi; la previsione di misure premiali per incentivare l’imprenditore ad attivarsi tempestivamente nell’affrontare la crisi. Assonime approfondisce l’argomento con la circolare n. 19 del 2 agosto 2019, dal titolo “Le nuove regole societarie sull’emersione anticipata della crisi d’impresa e gli strumenti di allerta”.
Con la circolare n. 19 del 2 agosto 2019, dal titolo “Le nuove regole societarie sull’emersione anticipata della crisi d’impresa e gli strumenti di allerta” Assonime illustra le disposizioni del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che introducono misure per favorire l’emersione e la gestione tempestiva della crisi. In particolare le disposizioni riguardano:
- il rafforzamento degli aspetti organizzativi e dei doveri degli organi sociali in funzione di un’efficace rilevazione delle situazioni di crisi e di perdita di continuità aziendale;
- l’introduzione delle procedure di allerta e composizione assistita della crisi;
- la previsione di misure premiali per incentivare l’imprenditore ad attivarsi tempestivamente nell’affrontare la crisi.
Con il nuovo “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” che ha abrogato la legge fallimentare del ’42 e la legge sul sovraindebitamento, è stata dunque riscritta la materia disciplinando, all’interno di un unico testo normativo, la crisi e l’insolvenza dell’imprenditore (agricolo e commerciale), del professionista e del consumatore , al fine di razionalizzazione del quadro delle regole, divenuto complesso a seguito dei ripetuti interventi normativi che negli anni si sono susseguiti.
Le disposizioni del Codice hanno un regime transitorio differenziato:
- gli istituti concorsuali e di composizione della crisi entreranno in vigore nel 2020;
- le norme che modificano gli aspetti di diritto societario, assetti organizzativi, doveri e responsabilità degli organi sociali sono già in vigore.
L’obiettivo prioritario del Codice è quello dell’emersione anticipata della crisi, per sostenere soluzioni di risanamento prima che l’impresa diventi irrimediabilmente insolvente. La crisi viene affrontata non negli aspetti patologici della vita dell’impresa ma collocata all’interno del più ampio sistema di gestione e controllo dei rischi, che costituisce oggi il perno della gestione e delle strategie dell’impresa. La crisi diviene così parte integrante dei momenti fisiologici e dell’organizzazione aziendale.
Il tema della tempestività dell’avvio di soluzioni concordate per evitare la crisi rimane un aspetto cruciale del buon esito del risanamento. La circolare di Assonime esamina le disposizioni del Codice della crisi relative ai profili societari e alle misure per la rilevazione, segnalazione e gestione della crisi e dell’insolvenza, i soggetti coinvolti e gli obblighi e le responsabilità posti in capo agli organi sociali.
Il Codice della crisi muove dal presupposto che esistono tre diverse situazioni di difficoltà dell’impresa, che si manifestano in tempi diversi:
- la perdita di continuità aziendale, che riguarda l’incapacità dell’impresa di continuare a operare, in un arco temporale definito, come entità in funzionamento;
- la crisi, che è lo stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza in un arco temporale ristretto
- l’insolvenza, che riguarda l’incapacità del debitore ad assolvere regolarmente le proprie obbligazioni.
La circolare evidenzia inoltre come nel Codice, per favorire l’emersione anticipata della crisi è stato introdotto un sistema di allerta, basato su obblighi di segnalazione della situazione di crisi ad un soggetto esterno all’impresa (l’Organismo di composizione assistita della crisi – OCRI), posti in capo all’organo di controllo, al revisore legale e ai creditori pubblici qualificati (INPS, Agenzia delle entrate, Agenti della riscossione).
Altro importante elemento introdotto è che il meccanismo d’impulso per la gestione della crisi si completa con la previsione di misure premiali, con benefici di natura economica, processuale e di esonero o mitigazione della responsabilità penale in favore di chi si attivi volontariamente e in modo tempestivo per affrontare la crisi, presentando istanza di composizione assistita della crisi oppure una domanda di accesso alle procedure di regolazione della crisi e dell’insolvenza previste dal Codice.
La circolare analizza dunque l’impatto che le nuove misure sono destinate ad avere sulle imprese, un impatto che va al di là dell’ambito concorsuale, e ad incidere sul diritto societario e sull’attività e le responsabilità di amministratori, sindaci e revisori, realizzando un cambiamento significativo nell’approccio alla gestione.