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Archivio newsUnicredit, i conti del semestre. E Fitch dà la pagella all’Italia
La settimana si apre con la semestrale di Unicredit mentre SoftBank, il colosso giapponese che ha investito negli Unicorni di Wall Street come Uber presenta i risultati del trimestre. E lancia il secondo fondo di investimento da cento miliardi. Huawei, arriva il nuovo sistema operativo. Venerdì 9 agosto appuntamento con il rating di Fitch all’Italia.
Gli analisti ci credono: l’utile del secondo trimestre potrebbe superare i due miliardi di euro, quasi il doppio rispetto a un anno prima. Ma archiviati i numeri, attorno alla banca guidata da Jean Pierre Mustier sono altre le curiosità che potranno soddisfatte nel corso dell’incontro con gli esperti. A partire dalla vicenda di hackeraggio subita da Capital One, colosso Usa delle carte di credito. Tra i clienti finiti sotto attacco è comparso anche il nome di Unicredit. Infine, c’è la questione dei tagli al personale: diecimila posti in meno per i quali l’ad ha già detto che saranno gestiti con prepensionamenti. Ma i sindacati sono comunque sul piede di guerra.
D’accordo, ci sono i dati del trimestre e tutti vorranno capire come fruttano gli investimenti in Uber, Didi, WeWork più altri colossi tech, realizzati in questi due anni da SoftBank. Ma la curiosità più grande riguarda il lancio del nuovo fondo da 108 miliardi di dollari, il Vision Fund II che segue la prima iniziativa da 93 miliardi. Dietro c’è sempre la mente (e l’ambizione) di Masayoshi Son, l’investitore giapponese protagonista delle più clamorose operazioni finanziarie, in Silicon Valley e non solo, del recente passato. Chi è pronto a scommettere ancora sul fiuto di “Masa”?
Lo scenario, non va mai dimenticato, è quello della guerra fredda tech, oramai in corso tra Usa e Cina per il predominio tecnologico e digitale del futuro. Il colosso Huawei è un player fondamentale, come potrebbe esserlo l’annuncio di oggi sul nuovo sistema operativo messo a punto dai tecnici di Shenzhen. Si chiama HongMeng (oppure Ark, a livello internazionale) e si annuncia come il sistema operativo che potrebbe sostituire Android sugli smartphone di tutto il mondo. In pratica, avvertono i cinesi: se Donald Trump lascerà Huawei nella black list delle aziende accusate di spionaggio, quest’ultima sarà in grado di muoversi sul mercato da sola. Più che una minaccia, un avviso. Ancora lontano da effetti pratici: la messa a punto del sistema operativo richiede ancora del tempo.
Per capire la giornata di oggi, conviene tornare indietro di qualche mese, per la precisione al 22 febbraio quando Fitch, la stessa agenzia che oggi darà i voti all’Italia, aveva confermato il suo giudizio sul Paese: un rating tripla B ma soprattutto un outlook di prospettiva negativo. Nella nota di spiegazione, l’agenzia americana aveva chiesto “un cambio di passo” per superare le criticità dei conti pubblici e l’incertezza economica. Quindi, se è vero che da Bruxelles non arriverà alcuna procedura d’infrazione, i dati più recenti proiettano ombre nere all’orizzonte. Da oggi le agenzie di rating iniziano a emettere i loro giudizi. Venerdì 6 settembre sarà la volta di Moody’s.