E’ in arrivo una rivoluzione nel modo di fare-impresa delle grandi aziende. E’, infatti, sempre più stretto il rapporto tra società e nuovo modello organizzativo per le catene produttive esportato dalla blockchain. Inizialmente elaborato come un registro per le transazioni pubbliche del bitcoin e altre criptovalute, il sistema della blockchain si è evoluto al punto di essere oggi in grado di rimodellare le catene di approvvigionamento industriale. Con indubbi vantaggi per le aziende. Tra questi, la possibilità di garantire ordine, semplicità e un buon livello di automazione. Senza dimenticare poi che l’ottimizzazione dei processi riduce di fatto anche i costi operativi.

Dai vini ai generi alimentari, dal settore farmaceutico a quello chimico-minerario, le soluzioni offerte alle imprese dal nuovo modello organizzativo e di controllo basato sulla blockchain si stanno rapidamente espandendo andando ben oltre le criptovalute.

A un decennio dalla sua invenzione, la blockchain già sembra pronta a rivoluzionare soprattutto il fare-azienda delle grandi società. Inizialmente elaborato come un registro per le transazioni pubbliche del bitcoin e altre criptovalute un tale sistema innovativo s’è evoluto al punto di essere oggi in grado di rimodellare le stesse catene organizzative e di approvvigionamento industriale.

La tecnologia e l’idea iniziale della blockchain si sta muovendo oltre le sue radici finanziarie coinvolgendo imprese e reti di produzione e di comunicazione ad un ritmo impensabile solo 3 anni or sono. Cresce il numero delle grandi aziende che utilizzano questo nuovo modello tecnologico per digitalizzare una vasta gamma di processi precedentemente manuali.

Un esempio su tutti, il colosso farmaceutico Bayer che grazie alla blockchain ha accelerato la sua capacità di distribuzione dei prodotti entro soli 3 giorni, migliorando efficienza e sicurezza dell’intera filiera.

La blockchain è ideale per le catene di approvvigionamento in quanto semplifica notevolmente i processi basati sulla carta, mentre allo stesso tempo introduce una maggiore sicurezza e visibilità. Il potere della blockchain è nella sua capacità di modellare digitalmente le relazioni del mondo reale attraverso l’interfaccia di qualsiasi ecosistema della catena di approvvigionamento aziendale.

Una società X ha un gran numero di acquirenti e venditori, coltivatori e costruttori, di fornitori attivi nei trasporti e nella logistica, e ancora grossisti, distributori, rivenditori e clienti finali. In sostanza, vi sono così tanti passaggi nel trasferimento di merci dalla fattoria alla tavola, dalla miniera al negozio, o attraverso qualunque altra filiera su cui la società X deve pur sempre esercitare un controllo stretto che questa si trova nella necessità di concludere una vasta gamma di accordi complessi con relativi obblighi contrattuali.

Ad oggi, i meccanismi che governano una tale catena di approvvigionamento sono un complesso mix di processi manuali e digitali, con gli ordini che vengono collocati su più canali e i partecipanti stessi monitorano le transazioni attraverso i sistemi di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) che portano a silos o ai database aziendali merci, servizi e cifre.

Ciò crea sempre, non soltanto per la società X, un grado di inefficienza. Per questo le aziende tendono a spendere quantità eccessive di tempo e denaro per supervisionare costantemente le loro catene di approvvigionamento, verificando ciò che è stato contrattato e avverrà secondo i termini concordati. E qui entra in campo la blockchain promettendo una drastica riduzione di tali sforzi e dei costi da sostenere.

La forza della blockchain sta nell’introdurre nella complessità delle catene di approvvigionamento un ordine, una semplicità, una fiducia, una visibilità e un livello di automazione in quello che altrimenti sarebbe un ambiente caotico, che nessun altro modello organizzativo oggi è in grado di offrire.

Come lo fa? Convertendo le relazioni della catena di approvvigionamento in token digitali, dove i token stessi rappresentano le attività scambiate in modo da digitalizzare i termini espressi negli accordi della catena di approvvigionamento. La blockchain diventa un mezzo straordinariamente efficiente per far funzionare il tutto in modo più fluido, sicuro, visibile ed efficiente. Inoltre, garantendo la tracciabilità completa del prodotto da vendere, la blockchain costituisce anche un freno ottimale alla contraffazione.

Anche i governi stanno scoprendo come utilizzare la tecnologia blockchain per migliorare la riscossione delle imposte e le relazioni con i contribuenti. Ogni giorno sembra portare cambiamenti nella tassazione indiretta in tutto il mondo. Finora, i vantaggi della blockchain sono stati raccontati dal punto di vista delle aziende e dei consumatori.

Ma esistono casi d'uso altrettanto convincenti per i governi e le autorità fiscali globali. Le agenzie governative svolgono un ruolo guida nello sviluppo della piattaforma blockchain nel tentativo di promuovere le loro politiche e migliorare il rapporto con i cittadini.

Ad esempio, la blockchain può essere utilizzata per aumentare la capacità delle autorità fiscali di prevenire le frodi. Mentre le imposte indirette fanno parte della vita quotidiana nella maggior parte dei Paesi, la blockchain potrebbe offrire il potenziale per ridurre significativamente il tax gap in tale ambito. Come?

Generando uno strumento di controllo a fini fiscali quasi completo da utilizzare per monitorare i flussi che viaggiano con e sulle catene di approvvigionamento delle imprese. Insomma, diventerebbe molto più difficile nascondere le transazioni o creare false fatture in quanto le autorità fiscali potrebbero osservare tutte le attività lungo una catena di valore, tutte le vendite e gli acquisti e a quali prezzi.

Nell’adozione della blockchain vi sono spazi anche per i dubbi. Quello che più non convince la nostra società X è il seguente: la necessità di valutare in che modo la blockchain potrebbe influire sulla funzione fiscale dell’azienda.

Infatti, potrebbe portare a una maggiore efficienza e sicurezza, ma anche a un maggiore controllo da parte delle autorità in futuro. Se la blockchain assicura che i dati non possano essere manomessi e promette vantaggi immediati come l'ottimizzazione dei processi, la trasparenza e il controllo riducendo di fatto anche i costi operativi, il medesimo strumento potrebbe però anche offrire un’autostrada più sicura e certa per le autorità fiscali impegnate in controlli e verifiche.

I registri ridisegnati dalla blockchain sono intrinsecamente più difficili da attaccare perché, per avere successo, un attacco informatico dovrebbe attaccare ogni copia dei dati contemporaneamente. Nonostante la sua apparente complessità, una blockchain è solo un altro tipo di database per la registrazione delle transazioni, che viene copiato su tutti i computer di una rete partecipante.

Le singole transazioni (blocchi unici) sono costituite da:

- l'intestazione, che include metadati, come un numero di riferimento del blocco univoco, l'ora in cui il blocco è stato creato e un collegamento al blocco precedente;

- il contenuto, che di solito è un elenco convalidato di risorse digitali e istruzioni, come le transazioni effettuate, i loro importi e gli indirizzi delle parti in tali transazioni. In questo tipo di database sicuro e condiviso, i partecipanti hanno le proprie copie dei dati memorizzati.

La crittografia avanzata garantisce che le transazioni possano essere avviate solo da parti certificate, che le modifiche siano validate collettivamente dai partecipanti e che i risultati del sistema siano immediati, accurati e irrevocabili.

Un database blockchain, quindi, è un libro mastro digitale che conserva la cronologia completa di tutte le risorse e istruzioni eseguite sin dall’inizio, rendendo i suoi dati verificabili in modo indipendente. Tradotto, un elevato livello di sicurezza informatica.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/contratti-dimpresa/quotidiano/2019/09/03/blockchain-vantaggi-opportunita-catena-produttiva-grandi-imprese