Firmata il 19 settembre 2019 la Convenzione Inps, Ispettorato nazionale del Lavoro, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil per l'attuazione del Testo unico della Rappresentanza. L’obiettivo dichiarato dalle parti sottoscriventi è quello di porre maggiore controllo, in termini di rappresentanza, sugli organismi sindacali che siederanno ai tavoli di rinnovo dei CCNL di categoria al fine di contrastare il dumping salariale e il fenomeno dei contratti pirata.

E’ stata sottoscritta il 19 settembre 2019, tra Inps, Inl, Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, la convenzione per l'attuazione del Testo unico della Rappresentanza. Un passo fondamentale, ha osservato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo, per la lotta al dumping salariale e per garantire condizioni sempre più dignitose ai lavoratori. Nel confronto con le parti sociali occupa un posto di rilievo la questione del salario minimo, uno dei punti del programma che il Governo ha ferma intenzione di portare avanti. La Convenzione viene attuata sulla base dell’accordo interconfederale già firmato nel 2001 contro il fenomeno dei contratti pirata.

L’accordo prevede che i contratti saranno validi se firmati dai sindacati che rappresentano più del 50% degli iscritti. La partecipazione al tavolo della trattativa è inoltre riservata solo i sindacati che avranno almeno il 5% di media tra iscritti e voti nelle RSU.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2019/09/20/dumping-contrattuale-stipulata-convenzione-testo-unico-rappresentanza