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Energia e petrolio: rinnovato il CCNL

Confindustria Energia con Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno rinnovato il CCNL per i dipendenti del settore energia e dell'industria di ricerca, di estrazione, di raffinazione, di lavorazione o alla distribuzione di prodotti petroliferi. L'ipotesi di accordo prevede aumenti contrattuali con decorrenza ottobre 2019, ottobre 2020 e luglio 2021. Definita, inoltre, la misura della contribuzione da conferire al fondo di previdenza complementare Fondenergia a carico del lavoratore e a carico dell'azienda. L'accordo sarà sottoposto al giudizio dei lavoratori entro il 20 ottobre 2019.

Con l'ipotesi di accordo 19 settembre 2019 è stato rinnovato il CCNL per i dipendenti del settore energia e dell'industria di ricerca, di estrazione, di raffinazione, di lavorazione o alla distribuzione di prodotti petroliferi. L'accordo, che decorre dal 1° gennaio 2019 e scadrà il 31 dicembre 2021, sarà sottoposto al giudizio dei lavoratori entro il 20 ottobre 2019.

Gli istituti modificati o introdotti dall'accordo decorrono dal 19 settembre 2019, ove non sia indicata una decorrenza diversa.

Stabiliti aumenti contrattuali con decorrenza ottobre 2019, ottobre 2020 e luglio 2021.

L’ipotesi di accordi prevede che il Trattamento economico complessivo (T.E.C.) è costituito dal T.E.M. e dai trattamenti economici riconosciuti dal CCNL a tutti i lavoratori del settore (assistenza sanitaria, previdenza complementare e assicurazione contro la premorienza e l'invalidità permanente da malattia).

Il Trattamento economico minimo (T.E.M.) è costituito dalla retribuzione tabellare e dal CREA.

E' consentita la cessione a titolo gratuito delle ferie e dei riposi maturati da parte di ogni lavoratore, ai colleghi dipendenti al fine di consentire loro di assistere i figli minori, che per particolari condizioni di salute necessitano di cure costanti, previo consenso dei lavoratori interessati e nella misura e secondo le modalità concordate con l'azienda.

Le aliquote per le contribuzioni dovute a Fondenergia, da computarsi sulla retribuzione utile per il calcolo del TFR sono fissate nelle misure del 2% a carico del lavoratore e del 2,65% a carico dell'azienda che verrà elevato a 2,725% a decorrere dal 1° gennaio 2020 e a 2,775% a decorrere dal 1° luglio 2020.

Arrotondata a 15,00 euro (12,00 euro a carico azienda e 3,00 euro a carico del lavoratore) la quota di iscrizione al Fondo, al fine di agevolare la contabilità amministrativa del Fondo.

Per approfondire le novità dell’ipotesi di accordo leggi la sintesi contrattuale

Ipotesi di accordo 19/09/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/contrattazione-collettiva/quotidiano/2019/09/21/energia-petrolio-rinnovato-ccnl

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