Si parte lunedì 30 con il vertice di governo a Palazzo Chigi per la nota di aggiornamento al DEF e nello stesso giorno le parti sociali incontreranno i vertici di Carige per discutere del piano industriale della banca ligure che prevede una riduzione volontaria dell'organico di 800 unità a fine 2023. Martedì 1° ottobre, nuovo test per la locomotiva americana. Venerdì l’ISTAT fornirà un quadro dell’Italia con i dati del secondo trimestre sul reddito delle famiglie e il risparmio. Martedì 4 Vivendi e Mediaset vanno in aula a Madrid per confrontarsi sul futuro della nuova holding europea.

Sono convocate oggi le parti sociali per discutere del piano industriale della banca ligure che prevede una riduzione volontaria dell'organico di 800 unità a fine 2023. Sommate alle 450 già negoziate (le ultime 350 persone usciranno a dicembre), portano il taglio complessivo a 1.250 unità. Il prossimo round si gioca quindi sul piano del lavoro dopo che i soci hanno incardinato il salvataggio dell’istituto con l’intervento del Fondo Interbancario e la Cassa Centrale Banca. Una rete di protezione costituita da 700 milioni di nuovo capitale e 200 milioni di bond subordinati che ha chiuso una partita delicatissima perché ha rischiato di travolgere il sistema bancario.

Tra oggi e domani il mercato potrà di nuovo prendere il polso dell’economia americana dopo il primo segnale di rallentamento lanciato dai dati sul PIL del secondo trimestre. Oggi sarà comunicato l’indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero di settembre, il primo mese dopo la pausa estiva, e il paniere ISM dell'occupazione manifatturiera. Mercoledì si alzerà invece il velo sull’andamento dell’occupazione. L'economia americana è cresciuta nel secondo trimestre del 2% segnando una pausa nel ritmo di crescita fin qui battuto negli USA (più 3,1% nei primi tre mesi dell'anno e più 2,8% nell’intero 2018).

Se in Tim il gruppo Vivendi sembra iniziare a dialogare con il fondo Elliott per sbloccare la partita, prosegue invece in tribunale il confronto tra i francesi e Mediaset sul futuro assetto di MediaforEurope, la holding olandese nella quale il Biscione vuole concentrare tutte le attività. Oggi la prima udienza a Madrid della causa intentata contro la delibera di approvazione della fusione tra Mediaset e Mediaset Espana. Tra due settimane si aprirà anche il fronte legale ad Amsterdam (il 16 ottobre l’appuntamento) dove Vivendi ha impugnato lo statuto di MediaforEurope. Vincent Bolloré, secondo azionista del Biscione con il 28,9%, andrà avanti con le cause legali, avendo perso la possibilità di fare saltare il riassetto chiedendo il recesso, vista l’entrata in scena del fondo Peninsula con un miliardo di euro pronto per liquidare la quota di Vivendi. Si aprirà anche qui un tavolo negoziale?

Raffica di dati per l’economia italiana. Dal rapporto del debito rispetto al PIL, al reddito disponibile per le famiglie e la loro propensione al risparmio. Ma l’ISTAT accenderà anche un faro sull’andamento del deficit pubblico italiano per il secondo trimestre. Il deficit di quest’anno potrebbe essere più basso di quanto previsto, fermandosi al 2% del prodotto interno lordo. Per il 2020, invece, il Governo guidato da Giuseppe Conte ipotizza un disavanzo intorno al 2,2-2,3%, contando sulla flessibilità da parte della Commissione Europea. Il minor deficit deriverebbe dai risparmi di spesa su Quota 100 e Cittadinanza, che per il 2019 si aggirano sui 3 miliardi e che per il 2020 potrebbero salire a 5 miliardi (sui 16 stanziati per le due misure), ma anche dalle entrate assicurate dalla fattura elettronica. Tra le priorità della manovra 2020 c’è il recupero di circa 30 miliardi per scongiurare gli aumenti IVA.

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/impresa/finanza/quotidiano/2019/09/28/governo-manovra-uniti-misurano-velocita-economia-che-rallenta