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Archivio newsComunicazione intermittenti: è possibile allegare un solo modulo a ciascuna email
Con la nota n. 8716 del 2019, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha ribadito che, in caso di trasmissione via email delle comunicazioni relative ai lavoratori intermittenti, è necessario allegare un solo modulo affinchè la comunicazione stessa vada a buon fine. Il modello può essere scaricato dall’area dedicata del portale Cliclavoro e può essere trasmesso da un indirizzo non certificato alla PEC ministeriale. Qualora alla email siano allegati più moduli, il sistema genera un errore e i relativi dati non vengono caricati a sistema.
Con la nota n. 8716 del 9 ottobre 2019, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce chiarimenti in ordine alla validità della trasmissione via email del Modello UNI-Intermittenti con cui il datore di lavoro è tenuto a comunicare in via telematica ogni chiamata del lavoratore.
E’ possibile compilare il modello dall’apposita area del portale Cliclavoro, riempire i campi e infine utilizzare il tasto "Genera xml e invia via email" per inviare i dati inseriti in formato .xml; in alternativa, è altresì possibile “salvare il pdf compilato sul desktop e poi allegarlo alla mail, da inviare sempre e solo all’indirizzo intermittenti@pec.lavoro.gov.it”.
La funzionalità del sistema consente di effettuare l’invio con una delle seguenti modalità:
- applicazione desktop per e-mail: il sistema genera in automatico una e-mail con destinatario ed oggetto precompilati avente in allegato il modello convertito in formato .xml
- e-mail internet: utilizzando account e-mail (Gmail, Yahoo, Libero ecc.) si proceder al salvataggio del modello in formato .xml che deve essere allegato per l’invio al citato indirizzo PEC intermittenti@pec.lavoro.gov.it”.
Le comunicazioni inviate alla PEC che contengono in allegato più moduli generano un errore che non consente il caricamento dei moduli. La e-mail deve contenere un unico allegato affinchè le informazioni sulle chiamate al lavoro siano regolarmente salvate nella banca dati. Ogni singolo modello permette la possibilità di comunicare fino ad un massimo di dieci lavoratori coinvolti, anche per periodi di chiamata di lavoro intermittente diversi.
Ispettorato Nazionale del Lavoro, nota 09/10/2019, n. 8716