Unionmeccanica e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, attesa l’introduzione del diritto alla formazione continua, disciplinato dal CCNL per le lavoratrici ed i lavoratori addetti alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa ed alla installazione di impianti, hanno provveduto a siglare un accordo con cui introducono le relative modalità di realizzazione e gli ambiti di attività. L’analisi del fabbisogno formativo viene infatti assunta come strumento utile alla identificazione delle competenze da sviluppare per aumentare la competitività dell’impresa e la professionalità dei lavoratori.

Unionmeccanica, Fim, Fiom e Uilm, con il verbale di intesa del 29 luglio 2019, hanno siglato un accordo che prevede alcune misure volte a rendere effettivo il diritto alla formazione continua previsto dal CCNL per le lavoratrici ed i lavoratori addetti alla piccola industria metalmeccanica, orafa ed alla installazione di impianti, sottoscritto il 3 luglio 2017.

L’analisi del fabbisogno formativo viene assunta come strumento utile alla identificazione delle competenze da sviluppare per aumentare la competitività dell’impresa e la professionalità dei lavoratori. La Commissione Nazionale per la formazione professionale ha individuato le azioni da sviluppare attraverso alcune aree tematiche basate sulle esigenze formative dei territori, che includono le competenze trasversali, linguistiche, digitali, tecniche e gestionali.

Le modalità di erogazione della formazione includono:

- la formazione in aula, sia all’interno che all’esterno dell’azienda;

- l’autoapprendimento con FAD;

- l’elearning e la partecipazione a convegni e workshop;

- il coaching e l’affiancamento on the job.

Verbale di intesa 29/07/2019

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2019/10/25/ccnl-metalmeccanica-formazione-professionale-continua-lavoratori-pmi