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Archivio newsQuota 100 e lavoratori precoci: pensionamenti anticipati in crescita nel 2019
Sono stati pubblicati sul portale istituzionale dell’INPS i nuovi dati ad esito del monitoraggio dei flussi di pensionamento aggiornati al 2 gennaio 2020, che forniscono un quadro generale di trattamenti liquidati nell’anno 2019. Diminuiscono le pensioni di vecchiaia mentre aumentano quelle anticipate, per lavoratori precoci o quota 100. Tra le pensioni liquidate ai lavoratori dipendenti nel 2019 il 20,8% ha riguardato le pensione di vecchiaia e il 79,2% trattamenti liquidati per anzianità contributiva.
L’INPS ha reso noti i dati riguardanti i trattamenti pensionistici liquidati fino al 2 gennaio 2020 con decorrenza negli anni 2018 e 2019 dalle seguenti gestioni:
- Fondo pensioni lavoratori dipendenti nel complesso;
- di cui Fpld nel complesso, al netto delle contabilità separate;
- Coltivatori diretti mezzadri e coloni;
- Artigiani;
- Commercianti;
- Parasubordinati;
- Assegni sociali.
L’età minima di accesso alla pensione di vecchiaia è di 66 anni e 7 mesi nel 2018 e di 67 anni nel 2019, per entrambi i sessi e i settori lavorativi dipendenti privati e autonomi.
A partire dal 2018 è possibile accedere al pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi, per i cosiddetti “lavoratori precoci” (almeno 12 mesi di contributi entro il compimento dei 19 anni di età e in una determinata condizione di tutela stabilita dalla norma).
Inoltre, nel mese di aprile 2019, è stata istituita la cosiddetta "quota 100" (D.L. n. 4/2019) che consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per tutti coloro che abbiano maturato almeno 38 anni di contributi con un’età minima di 62 anni.
Nonostante ciò , i dati mostrano una diminuzione, in misura pari al 15%, del numero di pensioni di vecchiaia e un aumento del 29% di quelle anticipate.
Il requisito anagrafico per l’accesso al trattamento nell'anno 2019 il requisito è aumentato da 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Nel secondo semestre 2019 si registra un incremento del numero di assegni sociali liquidati, riconducibile a coloro che, bloccati a gennaio 2019 dall'incremento del requisito di età sono riusciti ad agganciare il nuovo requisito anagrafico richiesto.
Il peso delle pensioni anticipate su quelle di vecchiaia è aumentato nell'anno 2019 di 56 punti percentuali rispetto all'anno 2018.
La percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nel 2019 un valore superiore a quello dell'anno precedente di 9 punti.
INPS, Monitoraggio dei flussi di pensionamento 02/01/2020