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Coronavirus: nuovi obblighi, limiti e raccomandazioni anche per imprese e professionisti

E’ entrato in vigore il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha introdotto una serie di disposizioni urgenti di contenimento rafforzato contro il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus per i residenti nella Regione Lombardia e in altre 14 province italiane. Le norme, che resteranno in vigore fino al prossimo 3 aprile, oltre al divieto di spostamento all’interno e fuori dai territori, dettano una serie di misure riguardo la possibilità di applicare lo smart working con modalità semplificate per tutta la durata dell’emergenza e la raccomandazione, ai datori di lavoro pubblici e privati, di consentire la fruizione dei congedi e delle ferie maturate dai propri lavoratori dipendenti.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 8 marzo 2020 con cui, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus (COVID-19), vengono adottate misure straordinarie di contenimento nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.

Nelle aree a rischio individuate nel decreto è vietato ogni spostamento delle persone fisiche, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. Nel provvedimento si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, fino al 3 aprile 2020, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie.

Sono invece sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale. Sono adottate, in tutti i casi possibili, nello svolgimento di riunioni, modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell'ambito dell'emergenza COVID-19, comunque garantendo il rispetto della prescritta distanza di sicurezza interpersonale di un metro ed evitando assembramenti.

Sull'intero territorio nazionale sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità. E’ altresì differita a data successiva al 3 aprile 2020 ogni altra attività convegnistica o congressuale.

Lo smart working può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, ricorrendo a una procedura semplificata, che non deve più obbligatoriamente passare dalla sottoscrizione di accordi individuali con ogni singolo collaboratore.

Sul sito INAIL è reperibile la documentazione necessaria per assolvere in via telematica agli obblighi di informativa in merito a salute e sicurezza. Qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie.

DPCM 08/03/2020 (G.U. 08/03/2020 n. 59)

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-dipendente/quotidiano/2020/03/09/coronavirus-obblighi-limiti-raccomandazioni-imprese-professionisti

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