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Archivio newsI Consulenti del Lavoro si rivolgono al Presidente Conte: immediati provvedimenti indispensabili
In una lettera dell’11 marzo 2020 il consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro invitano il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a prendere atto di tutte le misure aventi carattere di massima urgenza, in materia fiscale e di lavoro soprattutto in vista delle imminenti scadenze. A loro avviso è necessario adottare ulteriori provvedimenti in favore di aziende e professionisti la cui operatività è stata ridotta da provvedimenti mirati al contenimento del contagio e che si trovano a dover continuare a gestire adempimenti, scadenze e richieste da parte di Enti e Uffici.
Il consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro inoltra una lettera, firmata dalla Presidentessa Marina Elvira Calderone, al nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito alla complessiva situazione generata dall’epidemia del virus Covid-19 ed alla conseguente contrazione e sospensione delle attività produttive che impone l’adozione di fondamentali misure a sostegno del reddito, volto a mantenere i livelli occupazionali, contenendo il rischio dell’avvio di procedure di licenziamento.
Il ricorso agli ammortizzatori sociali si è rilevato indispensabile per superare la crisi economica prospettata. Il complesso procedimento istruttorio e autorizzativo in fase di predisposizione e modalità di presentazione delle domande non si associa alla fase emergenziale che il Paese sta affrontando in questi giorni.
Si sottolinea la necessità di prevedere l’utilizzo massivo dei canali telematici in tutte le fasi del procedimento e la necessità un intervento in materia di Cassa Integrazione in Deroga da parte del Governo.
Si rendono necessari quindi indispensabili provvedimenti, di natura speciale, come:
La gestione della richiamata fase emergenziale deve essere contraddistinta da procedure volte a favorire la rapida presentazione delle domande.
In tal senso diviene necessario, per tutte le tipologie di istanza, siano esse connesse alla cassa integrazione ordinaria, all’assegno ordinario o alla cassa integrazione in deroga:
- evitare la c.d. fase sindacale sostituendola con una successiva comunicazione alle OO.SS. da effettuare ad esempio entro 15 giorni dalla presentazione dell’istanza;
- favorire il pagamento diretto delle prestazioni in termini indipendenti dalle criticità finanziarie delle aziende e dei datori di lavoro, in base a semplice richiesta datoriale;
- ampliare il termine di presentazione delle istanze fissandolo entro 4 mesi dal momento della sospensione anche se precedente rispetto all’emanazione del Decreto;
-favorire istanze semplificate eliminando la relazione tecnica quando l’istanza sia connessa alla vicenda epidemiologica;
- permettere l’effettuazione di un’unica domanda (anche ex post) quando la richiesta sia relativa a periodi non consecutivi invece di frazionare le richieste in termini analitici a carattere settimanale;
- consentire la predisposizione, a corredo delle istanze, di un elenco beneficiari semplificato rispetto a quello attualmente richiesto anche per la procedura dell’assegno ordinario;
- escludere il periodo di richiesta dal computo di qualsiasi periodo di contingentamento;
-per ragioni connesse alla flessibilità organizzativa delle imprese eliminare i vincoli di divieto nelle assunzioni previsti (lavoro intermittente; contratti a termine; somministrazione di lavoro) ove l’intervento degli ammortizzatori sia connesso a Covid-19.
La gestione di adempimenti e scadenze legate alla gestione del rapporto di lavoro devono essere oggetto di interventi straordinari. In particolare, si propone necessariamente:
-la sospensione immediata dell’emissione di avvisi bonari, avvisi di accertamento, rettifiche, richiesta di documenti e ogni altra attività affine;
-la proroga di tutte le scadenze in relazione a quanto sopra richiamato per un periodo di almeno 60 giorni o blocco delle stesse fino a data da destinarsi;
-la proroga della scadenza dei Durc, sia quelli attualmente validi che quelli in scadenza, per un periodo di 60 giorni;
-la proroga dei termini di scadenza per la presentazione di ricorsi, istanze e più in generale, di qualsiasi adempimento che preveda un termine decadenziale;
-eventuale proroga degli Uniemens ancora non presentati.
-una deroga all’attuale regolamentazione dei contratti di lavoro dipendente a tempo determinato, con riferimento alle causali per proroghe e rinnovi che, nell’attuale e delicatissima situazione, necessiterebbero di una sospensione, perlomeno per tutta la durata dell’emergenza;
-la previsione di interventi sul regime dei congedi parentali che diano respiro ai dipendenti impossibilitati per mansione ad attivare lo smart working, ma costretti a casa dalla presenza di figli in età scolare, a causa della decisa chiusura degli Istituti scolastici;
-la previsione di misure a sostegno dei lavoratori autonomi e delle imprese che stanno subendo i riflessi negativi della mancata presenza di clienti e del mancato sviluppo delle loro attività ordinarie.
In materia di fiscale è necessario creare condizioni di agibilità per gli operatori economici. Nel dettaglio, manca una norma di raccordo che estenda a tutti i cittadini, i professionisti, le imprese e gli enti residenti o aventi sede legale o operativa sul territorio nazionale la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, di quelli derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di addebito presso gli agenti della riscossione, delle rate da rottamazione ter e saldo e stralcio. Ma anche degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, dell’iscrizione annuale alla CCIAA e delle relative sanzioni.
Un decreto legge del Ministro dell’Economia e delle Finanze ha disposto la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020 ma solo nei comuni della Lombardia e del Veneto colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19.
Per tali motivi è indispensabile un intervento normativo che crei condizioni di equanimi per tutti i contribuenti del Paese. E più in particolare:
-Sospensione versamenti scadenti fra il 21.02.2020 fino al 30.06.2020, salvo proroghe, derivanti da cartelle di pagamento emesse dall’Agente della Riscossione, da avvisi, atti, ingiunzioni, etc., nonché i pagamenti riferiti alla definizione agevolata delle cartelle, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
-Sospensione temporanea fino al 30.06.2020, salvo proroghe, dei pagamenti utenze energia elettrica, acqua e gas, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
-Sospensione termini relativi ai versamenti e adempimenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi scadenti fra 23.02.2020 e il 30.06.2020, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
-Sospensione termini pagamento rate per beneficiari dei mutui agevolati con proporzionale prolungamento dei piani di ammortamento con franchigia di interessi per il periodo sospeso;
-Sospensione di termini per versamenti assicurativi e alle camere di commercio, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
-Sospensione ritenute alla fonte per imprese e professionisti che hanno ridotto o chiuso le attività;
-Ulteriore posticipazione dei termini di invio e consegna delle Certificazioni Uniche (CU) in caso di chiusura attività per causa di forza maggiore;
-Per i datori di lavoro di piccole dimensioni non aventi diritto, per legge vigente, agli ammortizzatori sociali, prevedere la cassa interazione in deroga con percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale e per sospensioni/riduzioni attività retroattive;
-Per tutti gli altri datori di lavoro aventi diritto, per legge vigente, agli ammortizzatori sociali, prevedere percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale e per sospensioni/riduzioni attività retroattive;
-Prevedere un congedo eccezionale retribuito per chi ha figli fino a 12 anni;
-Sospensione di tutte le procedure cautelari in corso da parte dell’Agenzia delle entrate- riscossione;
-Sospensione delle limitazioni delle compensazioni introdotti con Decreto fiscale 2020;
-Sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici;
-Sospensione fino al 30.06.2020, salvo proroghe, dell’applicazione della nuova disciplina su ritenute e compensazioni su appalti e subappalti;
-Estensione dell’indennità lavoratori autonomi per tutto il territorio nazionale.
Infine, i Consulenti del Lavoro confermano la loro assoluta collaborazione nella certezza che il Governo saprà adottare tutte queste misure idonee a tutelare i cittadini italiani.