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Archivio newsConsulenti del Lavoro e Commercialisti: tutele Cura Italia da estendere ai professionisti
Consulenti del Lavoro e Commercialisti, tramite un comunicato stampa congiunto, auspicano che, nella fase di conversione del decreto Cura Italia, il Parlamento si impegni a provvedere alla estensione ai professionisti delle tutele introdotte in favore delle imprese per fronteggiare la crisi indotta dalla pandemia da Coronavirus nel nostro paese. Si chiede anche la proroga della sospensione dei versamenti già introdotta per il mese di marzo.
Con un comunicato stampa congiunto, Commercialisti e Consulenti del Lavoro chiedono al Governo di non trascurare, nella fase di conversione del decreto Cura Italia, le necessità del comparto delle professioni economico-giuridiche e quindi di estendere le tutele previste per imprese e dipendenti anche alle attività degli studi professionali.
I professionisti, infatti, in queste settimane sono in prima linea per gestire la fase estremamente difficile che le imprese italiane e i loro dipendenti e collaboratori stanno attraversando per fronteggiare la pandemia da Coronavirus. “Consulenti del Lavoro e Commercialisti”, dichiarano i presidenti dei rispettivi Consigli nazionali, Marina Calderone e Massimo Miani, “sono chiamati a fare la loro parte, in una situazione di emergenza sanitaria per il Paese, facendo enormi sacrifici per mantenere l’operatività dei loro studi per nel rispetto delle ordinanze vigenti per garantire alle imprese assistite l’attivazione – ove necessario – degli strumenti di sostegno al reddito o l’assistenza necessaria nella gestione contabile- finanziaria delle attività produttive.
“I professionisti”, continuano Miani e Calderone, “non sono esenti da questo momento di difficoltà. Anzi, sono chiamati a mantenere tutto il personale in forza e a fare importanti investimenti in tecnologia per erogare al meglio la propria consulenza.
Allo stesso modo appare doveroso il riconoscimento anche ai professionisti il credito d’imposta sui canoni degli studi in locazione nonché di estendere anche ai professionisti iscritti nelle Casse di previdenza di categoria la non imponibilità delle indennità di sostegno al reddito eventualmente loro erogate.
Consulenti del Lavoro e Commercialisti sono in questi giorni chiamati ad uno sforzo ulteriore sia per dare attuazione alle disposizioni contenute nei diversi provvedimenti emanati in emergenza dal Governo che per seguire le aziende assistite negli ordinari adempimenti.
Si ritiene inoltre opportuno lo sblocco della compensazione dei crediti per imposte dirette anche prima della presentazione della dichiarazione, rimuovendo il vincolo introdotto con il collegato all’ultima legge di bilancio che, nella situazione d’emergenza in atto, risulta ora del tutto anacronistico.
E’ necessario prorogare, già in sede di conversione del decreto, la sospensione dei versamenti in scadenza nel mese di marzo per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro e di estendere anche temporalmente la disapplicazione delle ritenute sugli incassi dei professionisti con ricavi o compensi non superiori a 400 mila euro.