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Archivio newsAdempimenti fiscali e contributivi sospesi: per chi? - Video
Il decreto Cura Italia sospende gli adempimenti fiscali e contributivi di imprese e professionisti. Dalla sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i settori economici più colpiti, alla disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti fino alla sospensione contributiva e assicurativa per i datori di lavoro domestico. Elvira D’Alessandro spiega nel video quali sono i termini sospesi e quando è prevista la ripresa dei pagamenti.
Elvira D’Alessandro - Consulente del lavoro in Vicenza
Il decreto Cura Italia contiene misure che si prefiggono di evitare che gli adempimenti fiscali e contributivi aggravino i problemi di liquidità delle imprese.
La sospensione, senza limiti di fatturato, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, prevista inizialmente per le imprese turistico-ricettive, per le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator, viene estesa ai settori dei trasporti, della ristorazione, della cultura, dello sport, istruzione, degli eventi.
Si sospendono inoltre:
a) gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020;
b) i termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro;
c) sospesi i termini per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria relativi al lavoro domestico.
Fanno eccezione gli adempimenti legati alla dichiarazione precompilata (tra cui le Certificazioni Uniche) per i quali il termine di scadenza è il 31 marzo 2020.
Prevista la disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile.
Infine, ai liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata è riconosciuta una indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.
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