News
Archivio newsCoronavirus: nuova funzionalità per la proroga dei Durc on line
L’INPS, nel messaggio n. 1703 del 2020, conferma di aver provveduto alla predisposizione di una nuova funzionalità, detta “Consultazione”, nell’applicativo Durc on Line. Il decreto Cura Italia, infatti, ha provveduto ad estendere fino al 15 giugno la validità dei Durc emessi con scadenza fino al 15 aprile 2020. . In ogni caso, precisa l’Istituto, la data di scadenza riportata sul documento non può essere modificata in quanto ciascun Durc è contraddistinto da un numero di protocollo che identifica univocamente la richiesta di verifica della regolarità contributiva
Nel messaggio n. 1703 del 21 aprile 2020, l’INPS rende noto il rilascio dell’implementazione procedurale della funzione “Consultazione” sull’applicativo Durc on Line, per dare attuazione alla previsione, dettata dal decreto Cura Italia, per effetto della quale i documenti di regolarità contributiva con scadenza nell’arco temporale tra il 31 gennaio 2020 e il 15 aprile 2020 conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020. La proroga della validità del DURC si è resa necessaria a seguito delle misure adottate per contener eil contagio da Coronavirus.
Attraverso la funzione “Consultazione” sono resi disponibili:
- i Durc On Line con validità di 120 giorni dalla data della richiesta;
- i Durc On Line con scadenza compresa tra il 31 gennaio 2020 e il 15 aprile 2020, la cui validità è prorogata ope legis al 15 giugno 2020.
L’acquisizione del Durc On Line con validità prorogata al 15 giugno 2020, che non sia nella materiale disponibilità del richiedente in cooperazione applicativa, dovrà avvenire tramite il servizio in cooperazione con il metodo sincrono di “Verifica regolarità” oppure direttamente dal portale Inps attraverso la procedura Durc On line, accedendo alla funzione “Consultazione”.
Come già precisato con il messaggio n. 1374/2020, i Durc On Line che vengono restituiti dal sistema indicano nel campo “Scadenza validità” una data compresa tra il 31 gennaio 2020 e il 15 aprile 2020. Tale data non può essere modificata in quanto ciascun Documento è contraddistinto da un numero di protocollo che identifica univocamente la richiesta di verifica della regolarità contributiva. Ciò anche al fine di garantire l’integrità materiale del Documento e prevenirne la contraffazione e la falsificazione.
INPS, messaggio 21/04/2020, n. 1703