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Bonus 600 euro: dall’INPS i dati dei pagamenti

Arriva il Comunicato Stampa dell’INPS che annuncia cifre e percentuali suddivise per categorie di richiedenti, corrispondenti agli importi dei pagamenti posti a carico dell’INPS a seguito del Decreto “Cura Italia”. Uno studio sulla distribuzione del “bonus 600 euro” mostra come la maggior parte della prestazione sia stata erogata ai lavoratori autonomi, seguiti dai lavoratori a tempo determinato in agricoltura. Pochi sussidi invece sono andati ai lavoratori dello spettacolo. L’Istituto ha posto finora in pagamento oltre 3,4 milioni, interessando maggiormente la Lombardia, la Puglia e la Sicilia.

Dallo studio che inaugura la collaborazione fra Inps e Banca d’Italia finalizzata a monitorare quotidianamente i pagamenti posti a carico dell’Inps in seguito all’emanazione del decreto “Cura Italia” (DL n.18/2020) emerge che l’Istituto ha posto finora in pagamento oltre 3,4 milioni di “bonus 600 euro”, per una spesa complessiva di circa 2 miliardi e la maggioranza dei pagamenti ha riguardato i lavoratori autonomi (69,5%) e i dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (15,4%). Una quota marginale ha interessato i lavoratori dello spettacolo (0,7%).

Quasi due terzi dei beneficiari sono uomini. Le donne sono la metà delle partite IVA/co.co.co e dei lavoratori stagionali del turismo. I nati all’estero sono il 12,1% dei beneficiari complessivi e sono relativamente più concentrati tra gli stagionali del turismo e i dipendenti agricoli, dove ammontano rispettivamente al 22,3% e al 29,3% dei percettori.

L’età media dei beneficiari è 46 anni con la coorte più numerosa rappresentata dal gruppo 45-54 anni, pari al 32,8%.

Si rileva anche una presenza minoritaria di giovani con meno di 25 anni e di anziani ultrasessantacinquenni, rispettivamente 3,0% e 2,2%. I giovani sono relativamente più presenti tra gli addetti al turismo, i più anziani tra gli autonomi. La composizione per genere risulta simile tra i nati in Italia e i nati all’estero.

Le regioni maggiormente interessate dal flusso dei pagamenti sono state la Lombardia, la Puglia e la Sicilia, che hanno ricevuto quasi un terzo dei sussidi, seguite dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dalla Campania. Le donne sono particolarmente rappresentate tra i beneficiari in Calabria e relativamente meno presenti in Sicilia.

I nati all’estero sono concentrati nelle regioni di confine, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, e in Emilia Romagna.

La dispersione dei tassi di adesione al sussidio a livello provinciale non pare segnalare difficoltà di accesso alla procedura informatica di richiesta del bonus in quei territori con connessioni internet più difficoltose, tipicamente quelle montane del Nord e dell’Appennino.

Si stima che il bonus ammonti a circa un terzo del reddito mensile netto per gli autonomi, a circa la metà per gli stagionali del turismo e ai due terzi per i lavoratori temporanei dell’agricoltura, mentre non è possibile ottenere una stima per le partite IVA.

INPS, Comunicato Stampa 27/04/2020,

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-autonomo/quotidiano/2020/04/28/bonus-600-euro-inps-dati-pagamenti

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