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Archivio newsContagio da Covid-19: serve introdurre uno scudo penale per i datori di lavoro
Sul tema dell’infortunio da Covid-19 nei luoghi di lavoro e sui possibili effetti penali per l’imprenditore, il Direttore Generale INAIL, Giuseppe Lucibello, ha dichiarato che l’INAIL sarà a disposizione del decisore politico per suffragare l’ipotesi di introdurre uno scudo per i datori di lavoro che abbiano diligentemente posto in essere tutte le misure necessarie per la prevenzione del contagio. Tale scudo penale può essere una scelta ragionevole per milioni di imprese che rischiano di non reggere i costi derivanti da eventuali sanzioni correlate all'inosservanza delle misure anti-contagio.
I Consulenti del Lavoro che, nel corso della trasmissione di oggi di “Diciottominuti- uno sguardo sull’attualità”, in onda sul sito e sulle pagine social di Categoria, hanno sottoposto la questione trattata nell’approfondimento della Fondazione Studi del 07 maggio 2020, “I possibili effetti penali per inosservanza delle normative da parte dell’imprenditore”, al Direttore Generale INAIL, Giuseppe Lucibello. L’equiparazione tra infortunio sul lavoro e contagio da Covid-19, meritevole di ricevere la copertura assicurativa INAIL, potrebbe condurre a sanzionare l’imprenditore sul piano penale per i reati di lesioni e omicidio colposo nel caso di decesso, di omicidio per colpa grave. La responsabilità penale ricadrebbe sul datore anche qualora non sia oggettiva. Si osservano dunque diversi punti critici tra cui, la verifica che il contagio sia effettivamente avvenuto in occasione di lavoro, considerando che il lungo periodo di incubazione del virus non permette di avere certezza sul luogo e sulla causa del contagio. Così come di escludere con sufficiente certezza l’esistenza di altre cause di contagio. Senza poi contare i casi dei soggetti asintomatici.
E’ necessario, dunque, introdurre una norma che escluda la responsabilità del datore di lavoro, titolare di una posizione di garanzia nei confronti dei prestatori di lavoro, qualora lo stesso abbia dotato i propri dipendenti di protezioni individuali, mantenuto i luoghi di lavoro sanificati, vigliato sulle distanze interpersonali e assicurato il contingentamento, così come previsto dalla normativa nazionale.
Per la i Consulenti del lavoro è necessario prevedere delle garanzie certe per tutti gli imprenditori, già pesantemente colpiti in termini economici da questa emergenza sanitaria, che nella fase di riapertura si sono ritrovati a sostenere un costo elevatissimo in termini di messa in sicurezza di lavoratori e luoghi di lavoro.
Milioni di imprese rischiano di non reggere i costi che potrebbero anche derivare da eventuali sanzioni correlate all'inosservanza delle misure anti-contagio. Introdurre una sorta di scudo penale per le imprese diligenti “non sembra una scelta irragionevole” anche al Direttore Generale dell’INAIL Lucibello il quale, nel corso della trasmissione, ha dichiarato che certamente non potrà essere l’INAIL a proporlo, ma che “l’Istituto sarà a disposizione del decisore politico per suffragare una scelta del genere”.
Fondazione Studi Consulenti del lavoro, comunicato stampa 07/05/2020