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Archivio newsBrexit: i commercialisti istituiscono un gruppo di lavoro
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, ha istituito uno specifico gruppo di lavoro che, in collaborazione con la Fondazione Nazionale, affronterà le tematiche finanziarie, fiscali e giuridiche scaturenti dall’attuazione del percorso di exit del Regno Unito dall’Unione Europea. L’obiettivo che si propone il gruppo di lavoro è quello di fornire utili strumenti che siano di servizio a tutti i colleghi. Gli eventi politico-istituzionali che hanno portato ad un allungamento della tempistica della Brexit, sono infatti caratterizzati da una particolare incertezza normativa e giuridica in ordine all’esito di tale processo, tanto che diversi Paesi europei, fra cui l’Italia, hanno proceduto ad emanare specifiche normative d’urgenza in caso di “no deal” (uscita della UK dall’Unione Europea senza accordo condiviso).
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, nel documento dal titolo “Un focus sugli impatti della Brexit per le imprese e per i commercialisti” comunica che ha istituito uno specifico gruppo di lavoro che, in collaborazione con la Fondazione Nazionale, analizzerà le tematiche finanziarie, fiscali e giuridiche scaturenti dall’attuazione del percorso di exit del Regno Unito dall’Unione Europea.
Il gruppo di lavoro è composto da Francesco M. Renne (coordinatore), Emmanuela Saggese e Sandro Di Cicco, ed è coadiuvato (in funzione delle rispettive competenze aziendalistico-finanziarie, fiscali e giuridiche) dai ricercatori della Fondazione Nazionale.
Gli eventi politico-istituzionali che hanno portato ad un allungamento della tempistica della Brexit sono caratterizzati da una particolare incertezza normativa e giuridica in ordine all’esito di tale processo, tanto che diversi Paesi europei, fra cui l’Italia, hanno proceduto ad emanare specifiche normative d’urgenza in caso di “no deal” (uscita della UK dall’Unione Europea senza accordo condiviso).
Gli obiettivi che si propone il gruppo di lavoro mirano a fornire utili strumenti, che siano di servizio a tutti i colleghi, sino al termine della fase di negoziazioni, e che possono essere così riassunti:
- analisi propedeutica dello scenario economico, finanziario e legislativo connesso all’attuazione della Brexit;
- predisposizione, in funzione dell’evoluzione delle singole negoziazioni, di una “guida operativa essenziale” (eventualmente anche modulare) in relazione alle principali tematiche toccate dal cambiamento in corso;
- predisposizione di una raccolta di normativa e/o di link a documentazione istituzionale e/o di commento al processo attuativo delle decisioni bilaterali UK/UE.
In sintesi, le problematiche operative che si dovranno affrontare potranno riguardare:
- le modifiche alla regolamentazione, alla decorrenza e alle modalità di adempimento degli obblighi ai fini doganali, IVA e Intrastat;
- l’eventuale venir meno dell’automatismo dei principi fissati nella Direttiva madre-figlia, in merito al trattamento fiscale di interessi, dividendi e royalties, nonché a quelle inerenti l’aggiornamento (ove necessario) dei trattati bilaterali contro le doppie imposizioni con l’UK e, per il nostro Paese, dell’eventuale riallineamento delle normative legate alle norme antielusive;
- la “passaportabilità” delle licenze finanziarie/assicurative e delle certificazioni farmaceutiche, nonché quelle legate alla regolamentazione della sicurezza sui prodotti;
- il diritto di stabilimento per ragioni di lavoro e la reciproca tutela dei cittadini all’estero;
- gli impatti della Brexit nelle valutazioni di risk management e di audit per le imprese italiane coinvolte.
FNC - CNDCEC, documento “Un focus sugli impatti della Brexit per le imprese e per i commercialisti”, 12/05/2020